Volontaria dell’Aido muore a 52 anni, lutto a Fontanelle

Catia Bolzan, impegnata nel sociale, era anche consigliera dell’associazione Far Filò. Lascia il marito Claudio Paolin e due figli

Alessandro Viezzer
Catia Bolzan
Catia Bolzan

Un tumore ha spento il sorriso di Catia Bolzan, mamma e moglie di 52 anni, conosciutissima e stimata a Fontanelle, soprattutto per l’impegno che ha profuso la sua famiglia nelle iniziative benefiche e nel volontariato che lei svolgeva con la sezione l’Aido di cui era consigliera dal 2004.

Originaria di Roverbasso, si era trasferita a Fontanelle a seguito del matrimonio con Claudio Paolin, celebrato nel 1994. Dallo scorso settembre aveva iniziato a stare male a causa del tumore. Dopo due mesi di cure, sembrava essere guarita e aveva trascorso i successivi quattro mesi serenamente. Soltanto quaranta giorni fa, tuttavia, ha avuto una ricaduta rivelatasi irrefrenabile. Catia è morta domenica 27 aprile in casa, circondata dai suoi cari.

«Catia, nei quattro mesi in cui si era ristabilita, aveva saputo mettere davanti a tutto il valore della vita e della propria famiglia», la ricorda il marito Claudio Paolin, titolare dell’azienda agricola di famiglia, fondata dal padre Dante. «Poi negli ultimi 40 giorni ha avuto la ricaduta. In virtù dell’insegnamento che mi aveva dato, Catia è stata l’equilibrio dell’intera mia famiglia. Lei era una donna precisa e di poche parole. Tuttavia, nella sua riservatezza, si è fatta amare da tutti. Nella sua umiltà, ha saputo offrire se stessa per la famiglia, nelle feste che organizzavamo, in tutte le iniziative benefiche che abbiamo promosso».

«Era anche consigliera dell’Aido di Fontanelle e nel gruppo Far Filò. Molte le iniziative benefiche», aggiunge il marito, «che abbiamo seguito in favore delle associazioni e delle persone che avevano bisogno. Catia era tutta protesa verso gli altri: una persona generosa, che ha speso la sua vita per la sua famiglia e per gli altri. Con la sua umiltà, nel suo elegante perfezionismo, nei suoi silenzi, traspariva tutta la sua dignità. Il silenzio diceva più di tante parole. Nel suo silenzio si è fatta amare da tutti. Lei era questo: con il suo sorriso era sempre disponibile con tutti».

E conclude il marito: «La nostra azienda è anche una famiglia. Inizialmente era incentrata sull’allevamento delle mucche da latte, poi e divenuta una fattoria, specializzata nel settore vitivinicolo. Catia ha sempre collaborato con noi, restando dietro le quinte».

Oltre al marito Claudio, la donna lascia i figli Krizia e David, la mamma Maria Teresa, il papà Diego, il fratello Denis, con tutti gli altri amici e parenti.

Il funerale di Catia Bolzan sarà celebrato mercoledì 30 aprile alle 16 nella chiesa di Fontanelle. Eventuali offerte, consegnate alla famiglia, saranno devolute in beneficenza. Tanti i messaggi di cordoglio giunti nei giorni scorsi alla famiglia, l’intero paese sta vivendo questo lutto.

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