Le rubano la borsa: donna in gravidanza ricoverata per lo choc
Il furto fuori dall’asilo di Salgareda: presa la cartella clinica. L’appello del marito: «Ecografie e dati utili, riportatecela»

Ecco il tuo testo con neretti SEO oriented, pensati per enfatizzare parole chiave legate a È ricoverata all’ospedale di Pordenone per le conseguenze dello choc la donna incinta di 9 mesi che giovedì scorso, in centro a Salgareda, è stata derubata mentre accompagnava il figlio all’asilo.
Pochi minuti, il tempo di arrivare sulla soglia della scuola dell’infanzia “Croce” e salutare il piccolo, sono bastati ai ladri per forzare la porta dell’auto e sottrarre la borsa, lasciata momentaneamente incustodita, appoggiata sul sedile del passeggero.
La cartella clinica
All’interno, oltre a documenti e denaro, c’era la cartella clinica contenente tutti i dati, gli esiti degli esami e le ecografie raccolti in nove mesi di gravidanza.
Lo choc provocato dal furto è stato tale che i medici hanno ritenuto opportuno ricoverare la donna, che da giovedì si trova sotto osservazione nell’ospedale friulano.
«Non sta bene»
«Ha avuto dei forti sbalzi di pressione, non sta bene e non riesce a **smaltire lo choc provato» racconta preoccupato Mauro Donadel, marito della donna, di nome Alice.
Da giorni l’uomo fa la spola fra Salgareda e Pordenone, per stare accanto alla moglie che dovrebbe partorire entro fine mese.
L’appello ai ladri
La speranza è che tutto vada per il meglio, ed è forte anche quella di ritrovare i documenti rubati.
«Lancio un appello ai ladri o a chiunque possa darci una mano: dentro quella cartella ci sono dati molto importanti che quella mattina erano pronti per essere consegnati ai medici.
Ma non solo, dentro il faldone arancione ci sono le ecografie del nostro bambino, fin dalle prime settimane. Quel materiale ha un valore affettivo».
Donadel si dice pronto a dare una ricompensa a chi gli riporterà il materiale perduto.
«Siamo pronti a dare dei soldi in segno di riconoscenza. Fatevi avanti di persona o lasciate la cartella in un bar vicino al luogo del furto» conclude l’uomo, affidandosi alla stampa per diffondere il messaggio.
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