Sala polifunzionale verde e traffico Villarazzo si divide sugli interventi

CASTELFRANCO. Per alcuni Villarazzo sembra essere la patria di Stefano Marcon, per altri c’è ancora molto da fare. Al netto di tutto, in cinque anni di amministrazione si registrano nuovi locali per le scuole elementari, parcheggio nuovo per l’istituto alberghiero Maffioli e perfetta viabilità in frazione. Sono questi i rintocchi positivi segnalati dal comitato frazionale di Villarazzo.
Tagliata a metà dalla strada regionale 245 – via Valsugana – Villarazzo disporrebbe di un sistema semaforico capace di garantire la sicurezza a scolaresche e fruitori delle attività commerciali; un bar, una pizzeria, un’edicola, un distributore. Il presidente dell’associazione frazionale, Federico Bianchi, spiega quali sono stati gli interventi più importanti attuati in frazione. «Non possiamo che parlare positivamente dell’attività svolta dall’amministrazione in questi cinque anni», esordisce, «per esempio la molto attesa saletta polifunzionale aderente alla scuola primaria è stata finalmente costruita». Inaugurata il primo giugno del 2019, la sala è utile alla comunità per due motivi: il primo, andrà a beneficio delle attività scolastiche della primaria; inoltre è a disposizione della cittadinanza per incontri, riunioni. «La stessa scuola primaria ha visto importanti interventi di messa in sicurezza dello stabile e corposi interventi alla copertura dell’edificio», continua Federico.
Oltre alla scuola primaria di Villarazzo anche l’antistante stabile dell’istituto alberghiero Maffioli ha registrato degli interventi di asfaltatura del parcheggio rendendo più sicure le manovre che coinvolgono bus e vetture negli orari di punta della giornata. «Lo stesso parcheggio nuovo del Maffioli», continua il presidente, «è stato asfaltato prestandosi anche alle attività della sagra paesana di San Sebastiano che si è svolta dal 10 al 26 gennaio».
In tema di viabilità, la frazione risente di un “via vai” dovuto essenzialmente allo sviluppo urbanistico del paese lungo la strada regionale. In più punti si presentano situazioni di rischio come di fronte alle scuole elementari, al Maffioli, alla chiesa parrocchiale. Stando però alla ricostruzione di Federico, «gli impianti semaforici e gli attraversamenti pedonali hanno sempre scongiurato il peggio fornendo gli adeguati standard di sicurezza».
Ma non tutti vedono la situazione così rosea. Antonio Fedon, volontario della sagra di San Sebastiano, addetto al servizio amministrativo e sicurezza della sagra stessa, spiega: «La sala polifunzionale ha molte funzioni, ma allo stesso tempo non ne ha nemmeno una. Pensata come palestra per i bambini, la struttura è senza spogliatoi e non ha bagni; difficile utilizzarla per serate ed eventi». Ancora qualche considerazione sulla frazione: «Stanno sorgendo molte aree residenziali; dieci unità abitative in via Pagnana e altrettante in via Boito; due anni fa è stato costruito il residence appena dopo il distributore. Ma aree come la cosiddetta struttura del Vaticano, in centro frazione, restano decadenti poiché l’amministrazione non riesce ad interagire con i privati della frazione».
C’è poi l’aspetto manutenzione del verde pubblico: «Avviene solo sotto sollecitazione e quando abbiamo chiesto come mai la cooperativa non portava via l’erba e i rami tagliati, ci è stato risposto che loro hanno il solo appalto dello sfalcio e non quello della raccolta. Ce lo siamo dunque smaltito noi». Per quanto riguarda i semafori in centro, «servirebbe un T-Red, il rosso non si vede in pieno giorno, molti lo ignorano creando situazioni di pericolo. Sono stati impiegati 4 anni per installare tutti i semafori». —
(7. continua)
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