Sabbadin: «Giù le mani dall’Ortopedia di Costa»

Polemica tutta leghista tra il “quasi” primario e il governatore Zaia: «Se vuole tagliare non ha capito nulla, Vittorio è un’eccellenza da 1500 interventi l’anno»
Di Francesco Dal Mas

VITTORIO VENETO. «Regione, giù le mani dall’Ortopedia di Vittorio Veneto». Chi lo dice? Giuseppe Sabbadin, in prima persona: è il “quasi” primario del reparto di Costa. Meglio potenziare Ortopedia a Conegliano che a Vittorio, si era permesso di suggerire Luca Zaia, presidente della Regione, in un convegno a Godega due giorni fai. Non si fosse mai preso questa licenza. Sabbadin, che coordina appunto l’Ortopedia vittoriese, non ci sta. Anzi, annuncia la mobilitazione e propone il sindaco Gianantonio Da Re come “testimonial” del suo reparto. «Da Re si è operato da noi, non lo ha fatto a Conegliano, e oggi sta magnificamente bene, è risalito anche in bicicletta», fa sapere, con orgoglio, Sabbadin. Le schede ospedaliere della Regione, che saranno diffuse verso metà giugno, diranno con ogni probabilità che il nosocomio di Vittorio Veneto non avrà un primariato ortopedico, cui aspira appunto Sabbadin, perché basta quello di Conegliano. Nessun doppione immotivato, è la teoria di Zaia.

A Conegliano, per contro, non saranno fatti investimenti su Otorinolaringoiatria, perché la Regione punta su quella di Vittorio, ritenuta un’eccellenza in campo nazionale. Sabbadin ci è rimasto male, anzi «malissimo», come ammette, per l’esternazione di Zaia. Confessa che la considera una sostanziale bocciatura e che gli fa specie perché Zaia, Da Re e Sabbadin stesso sono tutti e tre della Lega Nord: un motivo in più, secondo lo specialista vittoriese, per non farsi la guerra quando i numeri non la giustificano. Sabbadin è consigliere comunale del Carroccio a Vittorio Veneto e sottolinea che, se il governatore e i suoi collaboratori ragionano in base ai numeri, «si sbagliano di grosso». Perché i dati di fatto, non le chiacchiere, danno ragione a lui e ai 6 medici che lo coadiuvano. A Costa si svolgono 1500 interventi l’anno, in presenza di una sola sala operatoria. Conegliano, benché disponga di due sale, non fa il doppio di interventi. Sabbadin, inoltre, lamenta che proprio Conegliano ha fatto perdere all’Usl 7 il primato italiano nella cura delle fratture degli anziani. Ha vinto Bolzano con un punteggio di 80, mentre Costa è a quota 83.50 e Conegliano si è fermata appena a 50. Nessuna infezione a seguito degli interventi realizzati negli ultimi anni (nelle altre Ortopedie della provincia, Conegliano compresa, ce ne sono state ben 100); il reparto realizza 250 protesi l’anno e oltre 300 interventi sulle mani. «Insomma, siamo un reparto gioiello e ci meritiamo la massima qualificazione. E un Pronto soccorso senza ortopedia non ha ragione di esistere».

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