Rubano energia e abiti, 21 nomadi nei guai

CASTELFRANCO. È di due arresti e di 21 denunce il bilancio complessivo di quattro blitz messi a segno, in grande stile, dai carabinieri della compagnia di Castelfranco in tre diversi campi nomadi: Altivole, Riese e Vedelago. Blitz di cui si era già parlato in parte, nel mese scorso. Allacciamenti abusivi ai contatori dell’energia elettrica pubblica e capi di abbigliamento rubati. Sono queste le irregolarità scoperte che hanno portato alla denuncia di 18 persone per abusi edilizi vari e furto di energia elettrica pubblica per un valore di migliaia di euro e di 3 donne per il furto di capi d’abbigliamento in negozi di Castelfranco e Bassano del Grappa.
I blitz dei carabinieri sono stati eseguiti nei tre campi nomadi della zona di Castelfranco in quattro giorni diversi: il 4, 24 e 25 maggio e il 15 giugno. Nel corso dei blitz, compiuto con il supporto anche delle unità cinofile e dei carabinieri di Noe e Nil, è stata impegnata una quarantina di militari dell’Arma. «Grazie ad un così massiccio dispiegamento di forze - spiegano il colonnello Ruggiero Capodivento e il capitano Alessandro Albiero - è stato possibile far intervenire i tecnici di Comune ed Enel per la lettura dei contatori e per scoprire gli allacciamenti abusivi. Cosa che altrimenti, da soli, non avrebbero potuto fare visto che avrebbero dovuto operare in un clima intimidatorio».
A spingere i carabinieri a controllare i tre campi nomadi della Castellana è stato un particolare notato a fine marzo scorso, con il cambio dell’ora. Quando tra le 18 e le 19 non era più buio, i militari hanno notato che i fari dei campi nomadi si accendevano ugualmente, alla stessa ora, segno quasi che la luce non veniva azionata autonomamente nei vari siti. I vari blitz, hanno così permesso di scoprire che i campi nomadi erano allacciati abusivamente alla rete d’illuminazione pubblica. Come quello di Altivole che aveva addirittura fatto passare sotto il cantiere della Pedemontana Veneta l’allacciamento alla rete pubblica. «Il danno - hanno spiegato i vertici dell’Arma - è in corso di quantificazione ma si può dire che ammonta a diverse migliaia di euro».
Due le persone arrestate. Si tratta di due giostrai, di 53 e 30 anni, con precedenti, che si trovavano agli arresti domiciliari ma che, nel corso dei controlli, non venivano mai trovati a casa o comunque erano, nonostante il divieto, assieme ad altre persone con precedenti penali. Per questo motivo per entrambi si sono aperte le porte del carcere di Santa Bona.
Infine tre donne, madre (53 anni) figlia (27) e nuora (27), già arrestate nei mesi scorsi a Mestre per aver rubato in alcuni negozi, sono state denunciate per il furto di 54 capi di abbigliamento rubati nei negozi di Benetton, Original Marines, Piazza Italia e Ovs a Castelfranco e Tezenis e Sorelle Ramonda a Bassano del Grappa.
I vertici del comando provinciale dell’Arma hanno espresso soddisfazione per i risultati dell’operazione dei carabinieri di Castelfranco. «Siamo riusciti a scoprire - è stato precisato dal colonnello Capodivento a margine della conferenza stampa - una serie di irregolarità e illegalità che venivano perpetrate ai danni della collettività».
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