Ristoranti, riapre Don Fernando

Lo rileva Roberto Alberoni. «Sapori» cambia look, arrivano Kofler e Bubbaccaro

Autunno..caldissimo, sul fronte di ristoranti e locali. È boom di pizzerie e ristorantini nel cuore del centro, e non solo, mentre nel settore dei bar è un valzer continuo, con un turnover impressionante. Ma anche di formule ispirate alle novità della grandi città.

Fra pochi giorni, mercoledì 4 settembre alle 20 riapre i battenti l’ex «Don Fernando». Roberto Alberoni, che a suo tempo aveva fondato l’omonima pizzeria di via Cadorna, raccoglie il testimone di Fernando Groppo e apre un ristorante tipico, votato al pesce (specialità crostacei) , fortemente improntato alla cucina tipica trevigiana.

Alberoni torna in città dopo 22 anni: nel frattempo è stato negli States, operando nella ristorazione fra Massachussetts e California.

Moda e drink, invece, è lo slogan che ispirerà il nuovo «Sapori», in piazzetta monte di Pietà. Viene rilanciato da Paolo Lai, anima del Corder e dello stesso Sapori, in società con il titolare del vicinissimo City: dal connubio dietro la piazza nasce una realtà metropolitana. Una sorta di locale pubblico di moda e di arte, fra lounge e atelier. Apertura, pare, a ottobre.

Nasce un’osteria anche nella stipatissima (di caffè e locali) piazza del Grano: il Mai Tardi cede il passo, dopo l’allarghamento all’ex Dazio, successivamente ceduto a una nuova gestione. Lascia il posto, da martedì 3 settembre, al «El Rumbbaccaro», come avverte chiaramente il cartello affisso da giorni sulla vetrata. Non molto distante da lì, in via Manzoni, ha da poco aperto il «Vecio Portego», di Alessandro e Giorgia, mentre in via Sant’Agostino ha chiuso il «Twice», che da mesi Tito Tonella aveva lasciato per spostarsi in viale della Repubblica.

Ma c’è attesa anche per lo sbarco di «Zeus Pizza», catena che ha già una decina di punti nel Veneto, al Sestin, in piazza Burchiellati, zona strategica.

Fuori dalle mura, invece, entro fine mese all’area Appiani è confermata l’apertura di Kofler, con una formula multipla: la base del ristorante pizzeria, su una vasta superficie (quasi 1000 metri quadri), con pasticceria di produzione propria. Si parla di un’iniziale apertura serale, per poi allargare gradualmente al pranzo e alla fascia mattutina.

Tutto questo mentre a ottobre è annunciata la riapartura del Ponte Dante, con le gestione dei «Nanetti». E in Fonderia, sempre a ottobre, decollerà il nuovo Asha, che Denis Mistro e Stefano Mazzoli hanno acquisito da Roberto Marton. Non è azzardato dire che il panorama, in città e fuori, è destinato a cambiare parecchio.

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