Rinunce AstraZeneca? Macché: a Villorba i vaccini sono in overbooking

Adesione in massa da parte dei settantenni. Pochissime le defezioni per la campagna di profilassi dell'Ulss 2 al bocciodromo di Villorba, con 1.600 anziani convocati, soprattutto classi 1942 e 1943

VILLORBA (TREVISO). Chi ha paura di AstraZeneca? Non gli anziani classe 1942 e ’43 che ieri hanno affollato, per tutta la giornata, i Vax Point trevigiani di Villorba e Riese, con pochissime defezioni e anzi, con qualcuno che si è messo speranzoso in coda all’esterno delle sedi nel caso fossero avanzate dosi.

E invece le preziose fiale di AstraZeneca hanno registrato una sorta di “overbooking”, con 1.600 punture al bocciodromo di Villorba al posto delle 1.200 inizialmente previste. Non c’è stato bisogno di convocare i “riservisti” che l’Ulss aveva individuato, assieme a Confcommercio, tra gli ottici e le commesse, in caso di saltuarie assenze sono stati chiamati altri 78-79enni. E anche i medici di base, per la prima volta, hanno dato una mano con le operazioni di vaccinazione. 

Riparte il vax point di Villorba: come funziona, dalla chiamata all'iniezione

I timori di una diserzione di massa erano concreti dopo che, a inizio settimana, la somministrazione del vaccino AstraZeneca era stata sospesa a livello internazionale (con poche eccezioni) per verificare eventuali connessioni con gravi reazioni avverse. Una settimana fa la psicosi già dilagava, visto che tremila docenti trevigiani avevano rifiutato la loro dose costringendo l’Ulss a convocare alcuni “riservisti” chiamati all’ultimo secondo per non sprecare dosi.
 
Qui, invece, non si è visto nulla di tutto ciò: gli anziani si sono presentati puntuali all’appuntamento con il vaccino. «Non dobbiamo avere paura, questa è come una guerra, e in guerra si va con coraggio» ha ripetuto per esempio uno dei convocati, Giacomo Benvegnù, storico ristoratore dell’Incontro in centro a Treviso, «sono contento di essermi vaccinato e mi fido solamente della scienza».
 
Gli anziani al Vax Point di Villorba: nessuna paura, abbiamo visto la guerra
 
Un concetto che in tanti hanno ripetuto. Unito all’apprezzamento per l’organizzazione - Ulss, medici di base, volontari, protezione civile - che, nonostante l’alto numero di presenze, è riuscita a scongiurare code e lunghe attese. 
 
All’esterno del bocciodromo, come detto, si è visto anche qualche comune cittadino attendere paziente una dose che, comunque, non è arrivata: «Abbiamo sentito che le dosi non si possono sprecare» raccontava una donna ieri mattina, «quindi se a fine giornata ne avanza qualcuna, perché qualcuno non si è presentato, forse potrebbero darla ai comuni cittadini». In realtà si viene vaccinati solo su convocazione, e spetta all’Ulss individuare i soggetti idonei.
 
Benazzi a Villorba: "Grazie ai medici di famiglia che ci aiutano a vaccinare"
 
«L’adesione è stata alta, le persone sono contente di fare questo vaccino» ha sottolineato il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. «Non c’è nessuna preoccupazione, e ringrazio i medici di famiglia che sono qui con noi a Villorba. Tutto è andato bene. Abbiamo una lista di supplenti pescando però sempre tra le persone di 78-79 anni, cui chiediamo di essere disponibili. Oggi siamo andati in overbooking, la settimana prossima avremo anche 14 mila dosi in più di Pfizer».
 
Eventuali incompatibilità con AstraZeneca? «Seguiamo le indicazioni che ci ha dato Aifa, a ogni persona vengono chieste patologie pregresse e terapie, se si rientra nelle liste indicate da Aifa si viene riprogrammati con Pfizer o Moderna».

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