Rimborsi Iva, class-action per duecento

CASTELFRANCO. L'Altra Italia lancia l'ultimatum a Tv3 e Contarina. «Se non rimborsano l'iva sulla tassa rifiuti siamo pronti ad andare in causa». Venti giorni di tempo per restituire ai cittadini richiedenti le quote Iva pagate negli ultimi 5 anni. Se ciò non avverrà partirà un ricorso alla commissione provinciale tributaria di Treviso. Giovanni D'Aprile, coordinatore del movimento L'Altra Italia, è pronto ad andare fino in fondo. Era stato lui qualche mese fa a lanciare la class action per richiedere il rimborso dell'Iva sulla tassa rifiuti. Illegittimo tassare la bolletta sui rifiuti. Lo stabilisce una sentenza della Corte Costituzionale del 2009 e diversi pronuciamenti della Corte di Cassazione (l'ultimo è il n.3756 del 9 marzo 2012). Essendo la tassa rifiuti equiparata a un'entrata tributaria, e non al pagamento di un servizio reso, non è assoggettabile a Iva. Il principio in sostanza è che non si può tassare una tassa. In forza di questa ultima sentenza della Cassazione, l'Altra Italia ha dato il via ad una vera class-action per richiedere il rimborso dell'Iva pagata negli ultimi 5 anni dai cittadini a Tv3 e Contarina. Il consorzio Tv3, dal canto suo, ribatteva dicendo che nessun rimborso era dovuto e che quindi loro non avrebbero pagato. A diverse settimane di distanza dalla partenza dell'iniziativa, l'Altra Italia tira le somme ed annuncia la possibilità di fare un'azione legale. «Sono già partite 200 richieste di rimborso solo da Castelfranco», spiega Giovanni D'Aprile, «non c'è stata risposta. Noi siamo decisi ad andare avanti dato che si tratta di una vera ingiustizia subita dai cittadini. Siamo pronti a fare ricorso se entro giugno non ci sarà nessuna risposta da parte di Tv3 alle nostre richieste». L'Altra Italia ha già preso accordi con un legale, l'avvocato Davide Favotto di Treviso.
Daniele Quarello
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