Rifiuti, controlli anche sui campi nomadi

Offensiva del consorzio Priula: «Prenderemo tutti quelli che non fanno la raccolta differenziata»
Sopralluogo del Segretario Nazionale della Lega Lombarda Matteo Salvini al campo nomadi di via San Dionigi (Luca Matarazzo, MILANO - 2013-09-24) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
Sopralluogo del Segretario Nazionale della Lega Lombarda Matteo Salvini al campo nomadi di via San Dionigi (Luca Matarazzo, MILANO - 2013-09-24) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Controlli incrociati sulle utenze che non hanno ritirato i bidoni o non li hanno mai svuotati, fototrappole e telecamere nascoste, attività specifiche sui campi nomadi e la campagna “Beccato!”, con le foto degli ecofurbi in azione che diventano manifesti affissi nei 50 Comuni di Priula-Contarina. Il consiglio di bacino Priula dichiara guerra agli ecovandali con il progetto “Abbandoni zero”. Un fenomeno, quello di chi lascia i sacchi delle immondizie lungo le strade o nei cestini in barba alla raccolta differenziata, che continua a essere una piaga del nostro territorio. Nei primi sei mesi dell’anno, gli uomini della vigilanza ambientale del consiglio di bacino, con l’ausilio dei Comuni e del Corpo Forestale, hanno eseguito 1.579 sopralluoghi, procedendo con 996 verifiche per abbandono di rifiuti. Spesso però il responsabile non viene individuato: le sanzioni emesse da gennaio per errato conferimento, deposito a terra e abbandono, sono state 51. L’incidenza dei rifiuti abbandonati sul totale dell’immondizia raccolta è pari allo 0,24%.

«I controlli hanno permesso di individuare le principali cause che portano all'abbandono dei rifiuti: la presenza di situazioni di disagio, la mancanza di coscienza civica e la non conoscenza del sistema tariffario», ha spiegato Paolo Contò, direttore del consiglio di bacino Priula, illustrando il progetto. Sono 6.968 le lettere inviate a tutte le utenze domestiche sprovviste dei contenitori. Sono bastate poche righe perché 3.002 utenze regolarizzassero la posizione. Dopo le raccomandante di sollecito, seconda fase della verifica, a carico degli inadempienti sono state staccate 500 sanzioni per un ammontare di 32.500 euro. Altre 700 utenze restano sotto la lente di ingrandimento. Passate a setaccio anche le utenze che negli ultimi tre anni non hanno mai svuotato il contenitore del secco non riciclabile: l’area di rischio, spiegano dal Consiglio di bacino, è rappresentata dall’1% dei casi, ossia 1.877 utenze su cui si concentrano le indagini per presunti abbandoni. A Caerano, comune pilota del progetto, grazie al solo invio della prima comunicazione di accertamento le utenze a rischio sono diminuite del 28%. Al grido di “Beccato! Se abbandoni ti troviamo!”, dopo Caerano verrà estesa anche agli altri Comuni la campagna di sensibilizzazione con i manifesti che immortalano gli ecofurbi all’opera. I manifesti saranno affissi sulle bacheche comunale del paese in questione con un doppio effetto: “gogna” per il responsabile, educazione per tutti gli altri. E poi la videosorveglianza, con le fototrappole del Priula a disposizione delle polizie locali per indagini puntuali, e le telecamere che, ha annunciato Contò, potranno essere nascoste negli arredi urbani. Capitolo a parte per le attività rivolte ai campi nomadi. Individuate le realtà a rischio, sono stati forniti contenitori e sacchetti ed è stata svolta la formazione degli abitanti: 26 le utenze messe a ruolo, il risultato è stata la drastica riduzione degli abbandoni nelle immediate vicinanze di accampamenti ed ecocentri.

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