Riecco il finto medico, Rossi in tivù da Magalli: «Risponderò ai giudici»

CASTELFRANCO. Non è sparito, anzi, va addirittura in tivù. E si dice pronto a rispondere in tribunale delle pesanti contestazioni che gli vengono mosse. Massimo Rossi, a processo con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica e con a carico una denuncia per truffa aggravata, è stato ospite ieri mattina della trasmissione “I fatti vostri” in onda su Rai 2. Nella piazza televisiva di Giancarlo Magalli il castellano è stato messo a confronto con uno dei suoi accusatori, Michael Menegazzo, giovane imprenditore veneziano che sostiene di essere stato “ripulito” di 70 mila euro da Rossi. . «Vi diciamo sempre che nella vita bisogna stare attenti e non fidarsi, noi vi insegniamo sempre a essere diffidenti – così Magalli ha introdotto il confronto – Michael Menegazzo si è fidato di una persona che gli ha proposto di risanare la sua azienda, e gli ha portato via 70 mila euro». Si è giocato un po’ sul filo della “carrambata”, nel senso che all’inizio Menegazzo era da solo con Magalli e sembrava non essere al corrente del fatto che poco dopo sarebbe comparso Rossi. «Non abbiamo più avuto sue notizie, è sparito. Lo abbiamo denunciato», ha detto il giovane imprenditore nel settore delle gelaterie, che si era fatto convincere da Rossi a diventare suo socio prima di – questa l’accusa – vedersi sottrarre ben 70 mila euro in due mesi dai conti dell’attività.
«Non è la prima volta che si spaccia per ciò che non è», ha detto Magalli presentando Rossi e facendo riferimento al procedimento penale a carico del presunto falso medico. Pronta la risposta del castellano: «Davo pareri medici, certo, ma non ho mai avuto uno studio, né indossato un camice». Seguiva però un’anziana che poi è morta, gli fa notare Magalli. «Mi sono trovato lì perché mi avevano chiesto di andare a vedere come stava», la replica.
Infine, il confronto con Menegazzo sull’accusa di truffa aggravata e sottrazione di 70 mila euro. «Non è che solo nei due mesi in cui sono stato amministratore della società gli stipendi non sono stati pagati, la situazione era già pesante – ha detto Rossi – Di sicuro male non gliene ho fatto, ho cercato di raddrizzare i conti ma andava già male». E quando Magalli cerca di confortare Menegazzo dicendogli che «almeno è sicuro che Rossi non è andato ai Caraibi», il castellano replica così: «Risponderò delle accuse, ma da qui a dimostrare che sono colpevole...». La sua vicenda torna in un’aula di tribunale a Treviso in dicembre. –
Fabio Poloni
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso