Recupero animali feriti Associazioni, sos a Zaia «Riavviate il centro h24»

Che la Regione abbia stanziato il doppio dei fondi per i centri di recupero, cura e custodia degli animali selvatici feriti non basta alle associazioni animaliste. «Qui a Treviso quei fondi rischiano di non essere spesi perché non è assicurato il servizio di recupero degli animali selvatici feriti, lasciato irresponsabilmente nelle mani dei cittadini», insistono Lav, Wwf, Lipu, Lac, Progetto Riccio, Leidaa, Oipa in un documento comune. «Chiediamo urgentemente un incontro a Zaia».

La replica dell’assessore regionale Corazzari viene contestata dalle associazioni. «È una mail della Provincia di Treviso, settore Protezione civile, attività produttive e Polizia provinciale, a riportare testualmente che da dal 1° gennaio ’21 il servizio di recupero della fauna selvatica in difficoltà del centro regionale di Treviso è sospeso», dicono le associazioni, «e che solo su appuntamento telefonico è possibile consegnare animali in difficoltà alla sede di via Cal di Breda. Dunque nessuno mai interverrà per recuperare un animale selvatico ferito, che sia un pettirosso o una volpe, ma tocca ai cittadini farlo».

Lav & Co. vanno in pressing su Corazzari: «Come dovranno agire i cittadini, utilizzando mezzi propri? E come dovranno comportarsi rispetto alle restrizioni Covid?».Infine l’appello a Provincia e Regione: il servizio va ripristinato «in modo tale da dare risposte concrete ai cittadini 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, a garanzia delle cure degli animali». —

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