Rch: 34 nuovi assunti nell’anno del Covid

Lo scorso anno, nonostante la pandemia e la crisi globale, ha registrato più di 23 milioni di euro di fatturato, ha conquistato nuovi mercati all’estero e ha assunto 34 persone. Per il 2021 stima una crescita del 20% prevedendo una trentina di ulteriori assunzioni. È lo stato di salute di Rch, azienda trevigiana che da oltre 50 anni è un punto di riferimento nel settore dei registratori di cassa e delle soluzioni avanzate per la gestione del punto vendita.
Dopo oltre mezzo secolo di attività il marchio fondato da Luigi De Pra, che vede oggi al timone il figlio Stefano, registra una crescita costante, sana e sostenibile. Nel 2020 il fatturato a superato i 23 milioni di euro, con un margine operativo lordo (ebitda) a 2,7 milioni di euro. L’azienda ha continuato a investire nell’acquisizione di nuove risorse professionali: il gruppo conta attualmente su 110 dipendenti. Il 2020 si è contraddistinto anche per un rafforzamento della presenza internazionale dell’azienda: all’apertura di una filiale in Germania, nel luglio 2020, si è affiancato l’ingresso nel mercato francese.
«Nonostante una situazione generale particolarmente complessa a causa della pandemia» commenta il direttore finanziario, Nicola Degan «Rch è cresciuta in modo sensibile, anche al di là delle migliori aspettative. Ciò è avvenuto in primis grazie al prezioso contributo di tutti i dipendenti e collaboratori che hanno dimostrato grande professionalità e attaccamento all’azienda. Nel primo trimestre 2021, abbiamo già registrato un fatturato che negli anni precedenti, all’avvento dei sistemi di cassa telematici, sarebbe stato raggiunto soltanto a fine luglio: un ottimo risultato, che sottolinea e conferma la crescita strutturale della nostra azienda». Nell’anno in corso sono previste ulteriori assunzioni di una trentina di collaboratori. A sostenere la crescita di Rch ha contribuito soprattutto la strategia estremamente dinamica, legata alle nuove esigenze evidenziate dal mercato, nonostante il blocco della domanda del settore avvenuto durante il lockdown: il lancio di piattaforme di servizi dedicate ai concessionari per la gestione da remoto delle soluzioni cassa telematiche (Rch Smart Control) e lo sviluppo di app digitali per semplificare e ottimizzare il lavoro degli esercenti (Rch Smart Order). Notevoli, infine, gli investimenti effettuati nelle attività di ricerca e sviluppo che, sempre nel 2020, si sono attestati al 10% del fatturato. Per il 2021, Rch ha stimato un incremento sostenuto da diversi fattori, in particolare la chiusura della fase di acquisizione da parte degli esercenti dei nuovi registratori telematici, la crescita del business nei mercati internazionali e il lancio di innovativi servizi digitali. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso