Razzie tra alberghi e negozi banda moglianese a processo

Dall’hotel Villa Stucky al Condulmer, poi uffici e locali: almeno 12 colpi in 3 anni Sotto accusa un ventiseienne e due ventinovenni con un complice pugliese

MOGLIANO

La banda “degli alberghi” finisce a processo: tre giovani moglianesi e un complice di origini pugliesi sono stati rinviati a giudizio per una serie di furti commessi tra il 2016 e il 2019 a danno di numerose attività del territorio. L’appuntamento davanti al giudice è fissato per l’11 febbraio 2021. Il principale imputato è il ventisettenne Hamza El Kamily, che dovrà rispondere di ben 12 episodi, tutti messi a segno nel comune di Mogliano.

Metà di questi sarebbero stati realizzati in autonomia, gli altri invece, a geometrie variabili, avrebbero coinvolto anche gli altri complici: il ventinovenne Andjus Loka di origini albanesi, il coetaneo Zakhar Lentsyk, di origini ucraine, e Walter Cancella, trentacinquenne residente nel comune di Scorrano in provincia di Lecce.

Negozi, studi professionali e una passione per le attività ricettive: il giovane di origini marocchine, secondo l’accusa, avrebbe messo il proprio sigillo su una serie di furti avvenuti nell’arco di tre anni. Il primo degli addebiti riguarda l’intrusione notturna dell’11 giugno 2016 nella reception dell’Hotel villa Stucky che aveva fruttato 1450 euro (rubati da un cassetto) e la successiva incursione del 29 giugno (poche settimane dopo) per un bottino di 280 euro, sempre nello stesso albergo.

Ulteriori tentativi di furto all’Hotel Villa Condulmer e di nuovo in Villa Stucky, tra novembre e dicembre del 2018, non erano andati a buon fine.

L’ultima “impresa” solitaria di El Kamily riguarderebbe l’effrazione notturna, bottino 500 euro, ai danni del supermarket biologico Bio è, sul Terraglio. Nel mirino anche il negozio Pittarosso di via Torni: nel settembre 2018 con Cancella venivano sottratte due paia di scarpe da bambina (per un valore di 80 euro) e con Loka un altro paio di scarpe da donna (valore 50 euro).

Con il complice pugliese non venivano disdegnati nemmeno gli studi professionali: sempre nel settembre 2018 venivano visitati gli studi di Effe Immobiliare,e del geometra Panisi in via Svevo rubando un notebook, un aspirapolvere, occhiali da sole da 400 euro e un cellulare Nokia.

A questo lungo elenco si aggiungono infine altri due episodi, stavolta con Zakhar: nella stessa notte del 25 ottobre 2018 furono visitati la toelettatura Wash Dog (150 euro di fondo cassa) e la cartolibreria Mason di Piazza Pio X (50 euro di fondo cassa). Malgrado la lieve entità di questi furti, non tutti a segno, la serialità degli eventi aveva contribuito ad alimentare diffusi timori tra gli esercenti del centro e rischia ora di gravare sul giudizio finale in tribunale. —



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