Razza Piave, dal successo al disastro

Due elezioni diverse, due dati che definire diametralmente opposti è poco: una differenza di 36mila voti per la lista di Muraro e Lorenzon
Razza Piave, dal successo al disastro
Razza Piave, dal successo al disastro

Due elezioni diverse, uno stesso partito "Razza Piave", due risultato opposti. Dalle stelle alle stalle, può essere riassunta così la storia del gruppo con il cavallino rampante bianco, creato del presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro e dal fidatissimo assessore alla protezione civile Mirco Lorenzon in occasione delle elezioni provinciali 2011.

In quell'occasione Razza Piave fece "il botto", preoccupando perfino i vertci delle Lega avevano paura di fratture e scissioni da parte di gruppi interni come sembrava essere proprio la "Razza Piave" . Alle urne il partito guidato da Muraro incassò un fiume di voti: 37.339, un terzo di quelli della Lega, lanciano Muraro ancora sulla poltrona di presidente della Provincia.

Muraro sta con Tosi: "Razza Piave" correrà contro Zaia
Muraro e Tosi

Sono passati quattro anni, in mezzo ci sono stati i problemi interni alla Lega e, cronaca degli ultimi mesi, la frattura e l'uscita di Flavio Tosi. A pochi giorni da volto il cavallino bianco però è tornato a scalpitare. Con chi? Muraro all'ultimo minuto ha svoltato al centro, lanciandosi con tutta la sua Razza Piave con Tosi che lo ha candidato capolista alla Regionali. Ebbene, il risultato? 1.231 voti in tutta la provincia di Treviso, con zoccolo duro (se così si può chiamare visti i numeri, nell'area del piave di Lorenzon.

Un risultato che su base regionale è pari allo 0,4%. Ovvero oltre 36 mila voti in meno. Flop? Disastro? C'è chi dice che il cavallino non uscirà più dalla stalla e che la carriera di Muraro (dopo la chiusura della provincia di Treviso) sia gravemente a rischio

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