Ragazzi ubriachi prima di entrare a scuola «Alcol e droghe nel parchetto dello sballo»

Quindicenne alterato aggredisce una docente, il preside del Nightingale: servono controlli nel loro luogo di ritrovo qui vicino



Ha bevuto alcolici a soli 15 anni prima di entrare in classe, di prima mattina. Quando è stato visto barcollare, in chiaro stato confusionale, è stato portato nell’infermeria della scuola, per poi essere prelevato dall’ambulanza che l’ha condotto al San Giacomo, dove i medici hanno riscontrato ipersudorazione e alito alcolico, chiaro segno della bevuta. In precedenza il ragazzino aveva vomitato. Il fatto risale a venerdì scorso ed è stato discusso ieri pomeriggio dal consiglio di classe convocato d’urgenza dal preside per chiarire la dinamica. Implicato anche un compagno di classe dello stesso istituto superiore, il Florence Nightingale, verso cui sarà probabilmente avviato un procedimento disciplinare per aver dato in escandescenza, aggredendo verbalmente una professoressa.

Ritardo e caos

Il ragazzo era entrato in classe in ritardo: alla richiesta di motivazioni da parte della docente, non solo si è rifiutato di rispondere, ma ha creato trambusto rivolgendo parole minacciose. Poi, se n’è andato sbattendo la porta. A venire a prenderlo il padre, ma successivamente, durante la ricreazione, in base alle ricostruzioni il ragazzo è sfuggito al controllo e si è ripresentato fuori da scuola. Così agli studenti è stato ordinato di rimanere in classe durante la pausa «per precauzione, visto lo stato di alterazione del giovane», spiegano gli insegnanti.

Rischio disciplinare

«Prima di avviare qualsiasi procedimento disciplinare è necessario un supplemento d’istruttoria, sentendo tutti i testimoni», precisa il dirigente scolastico, Franco De Vincenzis. «Se ci sarà evidenza di qualsiasi forma di dipendenza da parte dei ragazzi saranno accompagnati in un programma di recupero inserendoli in percorsi rieducativi». Ma il preside precisa che «eventuali assunzioni di sostanze tali da alterare la lucidità degli studenti sono avvenute fuori dall’istituto». La responsabilità non sembra dunque essere addebitabile in alcun modo alla scuola, all’interno della quale i docenti chiariscono di non aver assistito a festini alcolici, pur ammettendo che «è già capitato che qualcuno si sia presentato in classe dopo aver alzato il gomito».

Più controlli

Il dirigente scolastico è pronto a lanciare un appello all’amministrazione competente per il rafforzamento della sicurezza: «Abbiamo individuato un luogo sensibile in cui sembra che alcune persone, tra cui vari studenti di più istituti, si ritrovino facendo uso di sostanze alcoliche o droghe, un parco vicino a un asilo che si trova alcune centinaia di metri dalla nostra scuola. In quest’area c’è anche spaccio, è necessario un aumento dei controlli». Il preside ha deciso di inoltrare la segnalazione al Comune, «quantomeno in via preventiva».

Le scuse

Ieri a scuola la situazione sembrava rientrata nella normalità: «Mio figlio, che frequenta proprio la classe in cui è avvenuto il fatto, è tranquillo, il ragazzo si è scusato pubblicamente per il suo comportamento con tutti i compagni in una chat», spiega una mamma. Ma è chiaro che altri allievi della stessa classe possono essere rimasti turbati: si valuta anche l’opportunità dell’intervento di uno psicologo a supporto dell’intera classe. Da parte dell’istituto c’è la ferma intenzione di «accertare , oltre ai fatti, tutti gli eventuali corresponsabili». —



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