«Ragazzi aprite un’impresa: oggi è ancora possibile»

TREVISO. «Fare impresa per i giovani è ancora possibile, nonostante la crisi. È necessaria una buona idea, poi esistono strumenti come fondi regionali o agevolazioni a cui accedere. Perché chiedetelo a un imprenditore: è il mestiere più bello del mondo». Lo ha ribadito ieri il professor Paolo Giacon docente dell’Università di Padova che ieri ha voluto lanciare così un messaggio di speranza ai giovani degli ultimi due anni dell’Istituto Tecnico commerciali Riccati- Luzzati nell’ambito di una serie di incontri sul lavoro in tempi di crisi. «Giovani e fare impresa»: questo il tema dell’incontro. E a partire dal 4 febbraio potranno essere presentate le domande di partecipazione ai nuovi bandi regionali per l’imprenditoria giovanile e femminile. «Il governo Monti parla dei giovani d’oggi come di una generazione perduta, i tassi di disoccupazione giovanili indicano una media nazionale del 37%, a Treviso attorno al 20%: ma fare impresa è ancora possibile», spiega Giacon. Anche perché, aggiunge, «Basta chiederlo a qualsiasi imprenditore: è il lavoro più bello del mondo, il conseguimento di un sogno, la realizzazione di un obbiettivo». Alcune semplici regole di base: un’idea vincente, l’individuazione di ottimi collaboratori, il recupero di risorse e finanziamenti. «A tal proposito in questi anni stanno sorgendo numerosi incubatori pubblici e privati a sostegno delle nuove idee imprenditoriali», prosegue Giacon, «oltre ad alcuni interventi varati dal governo come la possibilità entrata in vigore a fine agosto per gli under 35 di aprire una Srls (società a responsabilità limitata semplificata). Società che devono essere costituite dal notaio su modello standard ministeriale di atto costitutivo (comprensivo dello statuto) e che possono avere anche un solo euro come capitale sociale». A queste opportunità si aggiunge il bando regionale che si aprirà ufficialmente il prossimo 4 febbraio rivolto alle nuove pmi, con sede in Veneto, nate dopo l’1 luglio 2011. Un bando che prevede di destinare 4 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove pmi a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 per pmi a prevalente partecipazione femminile. Dettagli e modalità di accesso verranno presentati oggi in Camera di Commercio a Treviso nel corso di un appuntamento a partire dalle 16. «Ci sono esempi in Italia vincenti», continua Giacon che porta ad esempio la creatura del pugliese Vito Lomele, “job rapido.com” venduta per 30 milioni di euro, «qui a Treviso c’è H Farm, che accoglie i progetti dei giovani e li fa conoscere grazie ai suoi estesi rapporti internazionali, bisogna crederci». Il prossimo appuntamento, aperto non solo agli studenti ma a tutti gli interessati, organizzato dal Circolo Riccati, è per il primo febbraio. Si parlerà della precarietà come orizzonte.
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