Raccamari, l'addio commosso della città
In chiesa anche Luciano Benetton e Andrea Tomat. La bara portata dal pm De Lorenzi

A sinistra la bara portata in spalla dagli amici di Gianni Raccamari In fondo a sinistra si scorge il pm Antonio De Lorenzi A destra Luciano Benetton e Marco Tamaro della Fondazione
Un chiesa di S.Nicolò gremita di autorità ha dato l'addio ieri a Gianni Raccamari, noto commercialista mancato improvvisamente per un infarto. Fra i banchi anche Luciano Benetton e Andrea Tomat, presidente della Confindustria del Veneto. Non è mancata una folta rappresentanza dello sport trevigiano e degli ordini professionali, commercialisti e avvocati.
Tutto il mondo di Raccamari era presente ieri nella chiesa di San Nicolò. I funerali sono stati celebrati da monsignor Giuseppe Rizzo, grande amico della famiglia Raccamari, mentre la bara ha fatto il suo ingresso in chiesa sostenuta da amici fra cui il magistrato Antonio De Lorenzi. In prima fila oltre a Luciano, anche Lalla Benetton, moglie di Gilberto, l'attuale direttore della Fondazione Benetton Marco Tamaro e l'ex Domenico Luciani. E poi Andrea Pinarello, figlio di Giovanni, capostipite della famiglia trevigiana delle biciclette, i vertici dello sportsystem montebellunese dove Raccamari aveva cominciato la sua carriera, divenendo uno dei protagonisti della saga dello scarpone dal boom alla ristrutturazione. Amerino Zatta, Manrico Marchetto e Guido Rossi hanno portato il cordoglio del rugby al cofondatore del torneo Città di Treviso (divenuto poi «Topolino"). Non sono mancati i compagni di squadra dei figli Vittorio e Mauro Raccamari. Presenti gli avvocati Aldo Laghi e Antonio Munari (con i figli), commercialisti, il direttore generale dell'Usl 9 Claudio Dario, il comandante della Guardia di Finanza Claudio Pascucci, il vicesindaco Giancarlo Gentilini e l'assessore all'Urbanistica Sergio Marton che si sono stretti intorno alla famiglia di Raccamari: oltre ai figli Vittorio, Mauro e Mariafrancesca e anche i nipoti Marco, Riccardo e Marta, il fratello Luigi e la sorella Mariella. Le offerte saranno devolute alla Fondazione S.Maria dei Battuti.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video