Quinto: la Cicli Dal Zilio bersagliata dai furti

Quinto, nuovo colpo tra giovedì e venerdì: sparite quattro bici dopo le 26 rubate dieci giorni fa, bottino di 40 mila euro
AGOSTINI AG.FOTOFILM QUINTO FURTO CICLI DAL ZILIO, IN FOTO IL TITOLARE NICOLO'
AGOSTINI AG.FOTOFILM QUINTO FURTO CICLI DAL ZILIO, IN FOTO IL TITOLARE NICOLO'

QUINTO. Ancora il negozio di biciclette Dal Zilio, in via Brondi a Quinto, nel mirino dei ladri. I malviventi si sono accaniti contro l’attività gestita dai fratelli Marco e Nicolò Dal Zilio, costretti a fare i conti con il secondo, grave furto di materiale (quattro biciclette, nella fattispecie) in appena dieci giorni. I ladri infatti avevano già colpito la notte del 22 febbraio, fuggendo con un bottino assai ingente: 26 biciclette di ogni tipo, per un totale di oltre 35 mila euro. Il blitz della notte notte fra giovedì e venerdì porta il bottino totale della doppia irruzione a 30 biciclette e circa 40 mila euro. Un colpo durissimo per un’attività molto conosciuta e apprezzata, che stavolta - al contrario di quanto accaduto dieci giorni fa - ha scelto di rimanere aperta, lanciando un messaggio chiaro: «Non ci facciamo intimorire dai ladri».

A raccontare l’ennesima, cattiva sorpresa è uno dei due titolari dell’impresa, Marco Dal Zilio: «Il bottino è stato ingente, altre quattro biciclette per un importo di circa 4 mila euro. Sono entrati forzando una porta sul retro, e ci hanno messo cinque minuti, non di più, per mettere a segno il colpo. L’allarme era inserito ed è scattato alle 3.30 di venerdì, non è bastato: sono stati più veloci. Abbiamo questa attività da sei anni, ma siamo nella sede di Quinto da un anno e mezzo, prima eravamo in zona San Giuseppe a Treviso e in tutto questo tempo non ci era mai capitato niente del genere». La differenza rispetto alla precedente beffa è tutta nella decisine di restare aperti anche ieri, oggi e nei prossimi giorni, come se nella notte di giovedì non fosse accaduto nulla: «Dopo il primo furto avevamo affisso il cartello “Chiuso per furto”», racconta ancora Marco, «ma stavolta no, non abbiamo voluto chiudere. Anche se episodi del genere ci demoralizzano, cerchiamo di andare avanti». Sulle tracce dei malviventi ci sono già i carabinieri (sul posto si sono precipitati anche la polizia e la vigilianza privata), si tratta con ogni probabillità di una banda specializzata nel furto di biciclette da corsa o mountain bike, ma comunque “di marca”, come quelle vendute da Dal Zilio. Le modalità di effrazione sono state le stesse di febbraio, così come le tempistiche del (rapidissimo) blitz, non è quindi escluso che si tratti degli stessi autori.

Ieri è stato continuo, come ogni giorno, il viavai degli affezionati clienti dell’attività, che hanno fatto sentire la loro vicinanza ai titolari del negozio. Rimane la sgradevole sensazione di sentirsi quasi perseguitati: due furti così ingenti in appena dieci giorni è un record poco invidiabile, e rappresenta quasi un caso unico nella Marca.

E pensare che dopo il primo furto i giovanissimi imprenditori avevano giurato di non aver ancora perso la passione, e di essere pronti, anzi, a crescere rinnovando la propria attività, inaugurando magari una nuova porzione di negozio. Sogni messi a dura prova da una situazione al limite dal punto di vista della sicurezza, anche se Marco e Nicolò hanno tutta l’intenzione di andare avanti, forti - soprattutto - della qualità del loro lavoro.

 

 

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