Quindici anni di contributi Ok a centinaia di pensionati

TREVISO. Pensione di anzianità anche a coloro che hanno alle spalle contributi per solo quindici anni, conseguiti entro il 31 dicembre 1992, prima della riforma Amato. Una circolare dell’Inps ha risolto il problema dei cosiddetti “quindicenni”, i cittadini che rischiavano di perdere il diritto alla pensione di vecchiaia a causa della riforma Fornero che aveva aumentato il requisito a vent’anni di contribuzione.

Qualche incertezza sul numero dei trevigiani che potranno tirare un sospiro di sollievo: duemila secondo Spi Cgil, cinquecento secondo Inas Cisl. Stime che andranno affinate, di sicuro c’è che tra coloro che beneficeranno di questo intervento saranno soprattutto donne che hanno lasciato il lavoro da giovani per dedicarsi ai figli e che nei mesi successivi al varo della riforma del lavoro si erano rivolte in massa alle sedi sindacali per sapere se effettivamente non avrebbero più avuto diritto alla pensione.

Quella che ricevevano era una risposta affermativa: dovevano raggiungere i 20 anni di versamenti contributivi. Ora però la circolare, datata 1 febbraio, cambierà la situazione, stabilendo il mantenimento del diritto ad accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contribuzione se maturati nel 1992.

« Questa modifica», dichiara Michela Fuser, responsabile territoriale dell’Inas di Treviso, «consentirà a queste donne di avere la pensione con 15 anni di contributi seppur con l’innalzamento dell’età a 67 anni. In questi mesi abbiamo avuto molti contatti con persone preoccupate e arrabbiate. Ora tutto è cambiato, ma i cittadini sono stanchi di essere in balia di norme previdenziali che cambiano frequentemente, deludendo aspettative e destabilizzando la vita delle persone».

«Come nel caso della recente disposizione sulle rivalutazioni delle pensioni (passate da 1.450 euro lordi al tetto di circa tremila euro mensili, ma il provvedimento è rimandato al 2014) ancora una volta il governo Monti ha deciso di fare chiarezza solo alla fine della legislatura e solo dopo la decisa discesa in campo del sindacato», ha commentato Paolino Barbiero, segretario provinciale Spi Cgil, «gli intenti sono chiaramente elettoralistici. Speriamo che queste promesse non si rivelino ancora una volta aria fritta». (s.g.)