«Qui la gente vuole solo vivere in pace» Conte: «Cittadini chiamate, noi ci siamo»

«Si sono spostati, e quasi certamente si sono notati. Dove andavano prima, nella parte più a sud del parco, ci sono cantieri per la costruzione di nuove abbinate. Inoltre il prato è occupato dalle macerie degli scavi di via Santa Bona. Così si sono avvicinati alle nostre case, alle spalle di vicolo Mandruzzato. Ieri è venuta la polizia e oggi è tornata. Ne abbiamo parlato con il sindaco, gli abbiamo chiesto di vigilare. La polizia lo ha fatto e questo ci tranquillizza un po’. Non credo si tratti di tossici pericolosi, non so nemmeno se i cani hanno trovato droga». A parlare è un residente che («per prudenza, sa...») non vuole fornire il proprio nome. L’han trovata la roba, l’han trovata: 50 grammi (valore al dettaglio 250 euro) di marijuana nascosti nella corteccia di un acero che ora – per punizione? – giace spezzato a terra, ai giardinetti del parco di via Mandruzzato. A ridosso del piccolo parco ci sono abbinate di recente costruzione, che, come attrattiva principale, avevano proprio quella di sorgere in un “posto tranquillo” e a ridosso di un parco giochi in cui le giovani coppie sognano di “far sfogare i bimbi”. Ora la magia si è un po’ appannata. L’arrivo – invocato dagli abitanti, stanchi di schiamazzi notturni – di una pattuglia della polizia e dei cani antidroga, alle 17 di venerdì, ha portato, nel corso dell’intera giornata, all’identificazione di ben 70 persone e alla perquisizione di 4 ragazzi maggiorenni, seduti proprio sulle panchine del parco Mandruzzato. Niente addosso, ma nella corteccia dell’acero c’era un involto in cellophane con la marijuana, sottoposta a sequestro. Siccome in zona la gente si è munita di telecamere, la questura si è riservata di verificare se esista lì un traffico di sostanze stupefacenti e chi ne sia protagonista. «Stamattina sono tornati», racconta Nazareno Mareso, che in questi giorni sta traslocando nel villino accanto al parchetto, «La perquisizione della polizia mi ha rincuorato. Ho tre figli di 7, 8 e un anno e mezzo, non nascondo che una delle considerazioni fatte nel trasferirci qui è stata anche l’esistenza del parco dove fare giocare i ragazzi. La polizia è tornata stamattina per un ulteriore controllo. Arriviamo da via Capodistria e lì, ma anche al Parco Uccio a Santa Bona, nelle scorse settimane e negli scorsi anni, ci sono stati seri problemi di traffico di stupefacenti e di ordine pubblico. Speriamo che non si ripetano qui». Prima, le persone identificate al parchetto andavano nell’area comunale che s’allunga in fondo a vicolo Mandruzzato. Ma ora il viavai di camion e imprese edili ha consigliato ai “giovanotti” di trasferirsi. «Niente di criminale», dice un altro anonimo proprietario di un’abbinata, «ma qui viviamo tranquilli da anni e vorremmo continuare a farlo». Il sindaco Mario Conte tiene d’occhio la situazione: «La gente ha imparato come si fa: quando vede qualcosa che non gira per il verso giusto, ha imparato a chiamare il 112 e il 113 e così fa da sentinella sul territorio. Io sono disponibile a fare da tramite. Chiamateci». —
T. F.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso