«Qualcuno compri il Montebelluna», l'appello per salvare la società di calcio

La vedova di Marzio Brombal e il sindaco chiamano a raccolta gli imprenditori. «Servono passione e risorse, il tempo stringe: la squadra va iscritta alla serie D»
Doro Montebelluna calcio nuovo presidente Marzio Brombal
Doro Montebelluna calcio nuovo presidente Marzio Brombal

MONTEBELLUNA. Un appello per trovare un nuovo presidente del Calcio Montebelluna 1919. Lo lanciano la vedova di Marzio Brombal, Cristina Nobrutti, e il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, che si sono incontrati nei giorni scorsi per vedere che futuro può avere la società dopo la improvvisa scomparsa di Marzio.

L’appello. «La famiglia è disponibile a passare il testimone a una nuova proprietà che intenda proseguire nel solco della buona gestione tracciato da Brombal, che nell’anno del centenario si è congedato con la prima squadra ancora in serie D e un settore giovanile rilanciato – spiega il sindaco – Per guidare una società di calcio non basta la passione, che pure è fondamentale, ma occorre conoscere le dinamiche di un mondo sportivo che ha una serie di complessità.

Proprio per questo la famiglia Brombal, dopo la perdita di Marzio, ritiene di dover effettuare un passaggio di testimone in grado di garantire un’adeguata continuità gestionale. L’appello è rivolto agli imprenditori di buona volontà, che possono farsi carico di tenere viva la tradizione prestigiosa del Calcio Montebelluna. Già qualcuno si è fatto vivo per sondare la situazione, ma il tempo stringe perché la prossima stagione deve essere programmata e l’iscrizione al campionato di serie D va effettuata entro il 30 giugno».

L’incertezza in città. Sono in molti in città a chiedersi quale futuro avrà il Calcio Montebelluna dopo la scomparsa del presidente che l’aveva rilanciato: atleti, tifosi, tecnici, le famiglie dei calciatori del settore giovanile. Purtroppo, nell’anno del centenario dalla fondazione, il sodalizio biancoceleste ha dovuto sopportare la dolorosa perdita del suo massimo dirigente.

Un “capitano coraggioso”, che aveva risollevato il Monte dopo anni difficili risanandone i conti e rilanciando il fiorente settore giovanile, fucina di campioni usciti negli anni quali Aldo Serena, Francesco Toldo, Renato Buso, Daniele Pasa solo per citarne alcuni.

A salvezza della prima squadra ottenuta, la famiglia ha inteso ragionare sulla possibilità di conservare la proprietà. Cristina, che non ha avuto ruoli diretti o indiretti all’interno della società, valutato ogni aspetto assieme ai suoi più stretti collaboratori, ha comunicato la disponibilità a passare la mano a un nuovo presidente, che abbia la stessa passione e le stesse competenze dimostrate dal marito.

I possibili nomi. L’appello del primo cittadino fa intendere come la situazione societaria del Montebelluna sia fluida. Fra le ipotesi sul tavolo, c’è anche il maggiore contributo da parte di partner già legati al sodalizio biancoceleste: un esempio calzante potrebbe essere la DB Group, dalla scorsa estate main sponsor.

Quanto alla vendita della società, rumors avevano accostato nuovamente il Monte a Giusti Wine, già due anni fa in trattativa con il club di via Biagi, ma poi l’operazione non è decollata.

La volontà generale fa rima con continuità: al di là del possibile mutamento societario, gli attuali partner e dirigenza hanno espresso la volontà di rimanere, provando a favorire una soluzione dall’interno. Nel contempo, in via Biagi hanno messo da tempo il veto a qualsiasi ipotesi di cessione del titolo sportivo. Ultimo problema la caccia a un nuovo allenatore per la prima squadra: Francesco Feltrin s’è da poco accasato nel Nuovo Treviso che s’iscriverà in Promozione con il titolo del Nervesa. 


 

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