Quadro rubato 30 anni fa a Roma trovato a Spresiano: vale un milione

La tela di Luca Carlevarijs era stata trafugata nel lontano 1984, poi era finita in un caveau in Svizzera L’Arma l’ha sequestrata a casa di un gallerista. Tre collezionisti sono stati denunciati per ricettazione
Di Fabiana Pesci

SPRESIANO. Un giallo lungo trent’anni, che ha inizio a Roma, passa per la Svizzera e termina pochi giorni fa, in un’abitazione di Spresiano, dopo un “giro” per Oderzo. Protagonista, una tela preziosissima, del valore di oltre un milione di euro, firmata da uno dei padri del Canaletto, Luca Carlevarijs. Era stata trafugata dalla casa di un collezionista della capitale nel 1984 e, da allora, era scomparsa nel nulla. Finita nell’elenco delle opere scomparse, è stata rinvenuta in provincia di Treviso dopo una lunga indagine dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Roma, con la collaborazione dei militari trevigiani. Nessuno, dal 1984, aveva mai saputo chi avesse portato via quella tela dalla casa del collezionista romano, un’opera che raffigura una veduta di piazza San Marco e che misura oltre un metro e venti per circa ottanta centimetri di altezza. Un lavoro certosino compiuto dai carabinieri ha permesso di ritrovare la tela nella casa di un collezionista di Spresiano, che aveva deciso di portare il dipinto in Svizzera, nel tentativo di venderlo. Aveva deciso di metterlo al sicuro nel caveau di una banca elvetica mentre prendeva contatti con i possibili acquirenti. Non c’è stato nulla da fare, non ha trovato nessuno che volesse comprarlo. Così la tela è stata portata fuori dalla banca e poi è tornata a Treviso. Nel tentativo di mettere sul mercato illegale il “pezzo” della fine del Seicento, evidentemente qualcuno deve aver fatto un passo falso. Ed ecco che i carabinieri specializzati nella “caccia” alle opere d’arte hanno fiutato che l’opera non si era persa nel nulla, ma era in Veneto, in particolare nella provincia di Treviso. Sono scattati i controlli, che sono culminati in due perquisizioni: la prima, nella casa di un collezionista di Oderzo, finita con un nulla di fatto. La seconda invece, a Spresiano, ha colto nel segno: dopo trent’anni di black out è ricomparsa l’opera. Le indagini però non finiscono qui. L’obiettivo è comprendere se altre opere trafugate possano tornare ai legittimi proprietari. L’opera di Carlevarijs rappresenta una pietra miliare del vedutismo veneziano, che ha in Canaletto il suo massimo esponente. L’operazione dei carabinieri, oltre a riportare alla luce un capolavoro, ha assicurato alla giustizia tre commercianti di opere d’arte rubate: sono tutti stati denunciati per esportazione illecita e ricettazione.

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