Prostituzione, a processo due soci del night club

Donna di Santa Lucia accusata di sfruttamento e favoreggiamento immigrazione clandestina
Paola Basile
Paola Basile
 
SANTA LUCIA DI PIAVE.
Saranno processati dal Tribunale di Venezia il 18 maggio prossimo i due soci del night club «Paradise» di Gruaro (Venezia), che comunque da tempo ha cambiato gestione.  Ieri, infatti, il giudice veneziano Daniela Defazio ha rinviato a giudizio il 30enne di San Vito al Tagliamento Michele Vaglio e la 46enne di Santa Lucia di Piave Paola Basile accusati di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I due erano finiti in manette l'8 maggio dello scorso anno, assieme ad un cameriere del locale, il 55enne cileno Edoardo Escobar, dopo le indagini dei carabinieri.  L'altro ieri, però, il dipendente extracomunitario del locale è stato prosciolto dal magistrato veneziano.  Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giovanni Zorzi, erano state compiute dai carabinieri del Nucleo investigativo di Mestre, che avevano anche posto sotto sequestro il locale di Gruaro dopo il blitz del maggio scorso.  Un night-club rendeva parecchie decine di migliaia di euro la settimana, grazie a una decina di ragazze straniere che si intrattenevano con i clienti.  All'interno del locale, lucciole soprattutto dell'Est - russe, romene e ungheresi - oltre a ballare davanti al pubblico maschile, si sarebbero prostituite per somme che andavano dai 10 ai 150 euro, a seconda dei servizi che offrivano, e secondo l'accusa una parte di quel denaro finiva nella cassa dei due imputati.  I tre arrestati, insieme agli altri tre soci che non sono finiti sotto inchiesta della magistratura, erano titolari anche di altri locali notturni: l'«Alibi» di San Fior e il «Bollicine» di Gleris di San Vito al Tagliamento (Pordenone).

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso