Prostitute, arrestato in Romania il boss del Terraglio

È stato individuato e arrestato in Romania, un latitante sfuggito, nell’ottobre scorso, alla cattura della squadra mobile di Treviso che aveva sgominato un’organizzazione italo-albanese di sfruttatori della prostituzione. Il giovane, Kostantin Duma, 26 anni, è stato bloccato a Costanza, in Romania, dopo aver soggiornato per mesi a Madrid.
Secondo la polizia l’indagato, assieme alla zia - arrestata nel blitz del 2011 - reclutava giovani in Romania per farle prostituire in Italia, assicurando loro la metà di quanto incassavano. In realtà, spesso, trattenevano una minima parte. Per questo una ragazza, che era stata minacciata di essere venduta ad un clan albanese, era fuggita. Un’altra dopo averla fatta abortire in Romania era stata rimessa sulla strada il giorno dopo. Ogni giovane garantiva agli sfruttatori 600 euro al giorno: la prostituzione veniva svolta sulla strada o in appartamento e la pubblicità avveniva anche usando internet. Decine le romene, tra i 20 e i 23 anni, che avevano lavorato per il gruppo.
Arruolavano prostitute giovani, esperte, sexy. Le attiravano in Italia con l’inganno, poi le mettevano a battere all’incrocio tra Terraglio e via Selvatico. Un meccanismo diventato, nel giro di pochi mesi, una vero pozzo di denaro. Quello stroncato dagli agenti della squadra Mobile della Questura di Treviso era un sodalizio criminale capace di competere con la malavita albanese. A gestirlo una coppia di rumeni, Duman Tinculeana di 41anni e il marito Dumitru Danut Babajan di 36. Con loro l’ex marito della donna, un 74enne trevigiano, che a dispetto dell’età si occupava di pubblicizzare in internet le ragazze gestite dalla coppia ricavandone in cambio, a quanto pare, una piccola parte del ricavato.
A dare il via all’operazione le rivelazioni di una avvenente e giovane prostituta che mesi fa aveva fermato una volante raccontando di essere stata truffata e minacciata dalla coppia. Attirata in Italia con la promessa di potersi prostituire in casa, con clienti selezionati, la donna era stata poi obbligata a battere in strada con la minaccia di essere venduta a un gruppo di albanesi se si fosse rifiutata di obbedire. Da lì le ricerche che hanno permesso di scoprire un giro di prostituzione fatto di ragazze selezionatissime e due diversi canali di approvvigionamento.
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