Prosecco, allarme nei vigneti Deroga all’uso dei pesticidi

VITTORIO VENETO. Il maltempo prolungato di questa primavera sta creando problemi crescenti ai vigneti di prosecco, quello Docg in particolare. I vignaioli lamentano manifestazioni preoccupanti di peronospora, la più importante malattia che colpisce la vite, essendo in grado di causare ingenti danni vegetativi e produttivi. Hanno posto la necessità di insistere con i trattamenti per combatterla sul nascere. Ma il regolamento di polizia rurale ormai da anni ha proibito l’uso di determinate sostanze chimiche.
Ecco, dunque, che gli interessati hanno chiesto ai sindaci dei 15 Comuni del Consorzio Conegliano-Valdobbiadene di poter avere delle deroghe nell’uso di alcune sostanze. Deroghe che sono state concesse ieri. Si è riunita, infatti, una commissione di esperti, costituita appositamente per intervenire nei casi di emergenza, che ha dato un parere positivo, accertando, appunto, che sta esplodendo il pericolo-peronospora.
Nei giorni scorsi i sindaci di Valdobbiadene, Vidor e Farra di Soligo avevano dato autonomamente il loro benestare, tenendo conto anche delle situazioni pericolose per la sicurezza degli addetti chiamati ad operare talvolta su versanti scoscesi e scivolosi. «I sindaci – informa Antonio Miatto, primo cittadino di Vittorio Veneto – affidarsi ad un consulto di esperti e poi decidere la deroga insieme». Miatto precisa che le molecole autorizzate vengono tranquillamente utilizzate in Italia ed in Europa ma che già da una decina d’anni sono state messe al bando, per motivi precauzionali, dai Comuni e quindi anche dai Consorzi.
La peronospora attacca soprattutto le foglie e i grappoli. Le prime manifestazioni sono rilevabili sulle foglie con macchie decolorate di forma rotondeggiante che poi assumono in breve tempo il caratteristico aspetto di “macchie d’olio. I grappoli possono essere attaccati in epoca precoce, prima o durante la fioritura. In queste fasi la peronospora causa l’allessatura del peduncolo, del rachide, dei racimoli e dei rachidi.
«Si tratta di una situazione di emergenza e, quindi, mi auguro – afferma il sindaco Miatto – che si sappia comprendere l’utilizzo, peraltro sotto controllo, di queste sostanze. Se così non avvenisse, rischieremmo di perdere una quota importante del prodotto». —
Francesco Dal Mas
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