Prestito a tassi d'usura: Fineco a processo

Sotto processo Giacomo Maccarone, nel 2005 a capo della filiale cittadina
 CASTELFRANCO.
Il sospetto dell'accusa è che si sia trattato di un prestito a tassi usurari: un'aliquota del 13,75 per cento secondo l'esposto della persona offesa, quando la soglia prevista all'epoca si attestava al 7,89 per cento; un'aliquota del 9,31 per cento secondo la versione della difesa.  Due verità opposte che hanno convinto il pubblico ministero padovano Roberti a chiudere l'indagine affidando il destino processuale del fascicolo alla valutazione del gup Paola Cameran. Il magistrato si è riservato una decisione entro il prossimo 22 dicembre.  Davanti al giudice di Padova sono finiti i due imputati, accusati di usura con l'aggravante di aver agito in un'attività professionale di intermediazione finanziaria e ai danni di un imprenditore di Borgoricco, nel Padovano: il legale rappresentante di Fineco Leasing spa con sede a Brescia in via Marsala 42, Enrico Cotta Ramusino, 51 anni di Lardirago (Parma), e il responsabile della filiale di Castelfranco Veneto dell'istituto Giacomo Maccarone, 53 anni, residente nella cittadina trevigiana in via Meduna.  Nei confronti del primo, dirigente di vertice del gruppo Fineco, il pubblico ministero ha reclamato il prosciogliento non ritenendo in capo a lui alcuna responsabilità.  Ben diversa la richiesta nei confronti del direttore dell'agenzia di Castelfranco all'epoca dei fatti, che risalgono al 2005: a suo carico è stato sollecitato il processo.  Dopo aver ascoltato le richieste della pubblica accusa, il difensore di Maccarone, l'avvocato Pero Someda, ha chiesto il giudizio abbreviato che consente, in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena. Il giudice delle indagini preliminari di Padova si è riservato la decisione: fino all'udienza del 22 dicembre prossimo. (c.g.)

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