Presi i ladri di biciclette, il covo a Sacile

SANTA LUCIA DI PIAVE. Perlustravano le zone residenziali e poi, di notte, entravano in azione con un obiettivo ben preciso: rubare biciclette dai garages. Un cittadino moldavo di 27 anni, M.S., e un...
Le immagini dI alcune delle 19 biciclette sequestrate dai Carabinieri di Torino, che fanno parte della refurtiva di una banda di sei giovani, tutti maggiorenni e residenti in provincia di Torino che per mesi ha fatto razzia nei negozi di Piemonte e Liguria prima di essere arrestata. Oggi 21 settembre. ANSA / FOTO CONCESSE DAI CARABINIERI DI TORINO
Le immagini dI alcune delle 19 biciclette sequestrate dai Carabinieri di Torino, che fanno parte della refurtiva di una banda di sei giovani, tutti maggiorenni e residenti in provincia di Torino che per mesi ha fatto razzia nei negozi di Piemonte e Liguria prima di essere arrestata. Oggi 21 settembre. ANSA / FOTO CONCESSE DAI CARABINIERI DI TORINO

SANTA LUCIA DI PIAVE. Perlustravano le zone residenziali e poi, di notte, entravano in azione con un obiettivo ben preciso: rubare biciclette dai garages. Un cittadino moldavo di 27 anni, M.S., e un cittadino romenodi 24 anni, M. A., sono stati denunciati dai carabinieri del Norm di Sacile. I militari hanno sorpreso i due a Sacile mentre facevano un sopralluogo in alcuni garage in cerca di bici da piazzare al mercato nero. Le indagini hanno permesso di attribuire ai due stranieri sette furti commessi tra maggio e giugno nelle province di Pordenone e di Treviso, a Santa Lucia, Mareno e Tezze. Ai due denunciati sono stati attribuiti anche altri colpi: un furto ai danni di una ditta privata di Pordenone (che risale al 2007) e un furto a un militare della Base di Aviano. A consolidare il quadro accusatorio a carico dei due stranieri, attrezzi e refurtiva rinvenuti durante le perquisizioni domiciliari: arnesi che venivano utilizzati per l’apertura dei basculanti dei garage, biciclette e altro materiale. I carabinieri sono al lavoro per individuare i ricettatori delle biciclette. Dai primi accertamenti non è escluso che le bici finissero direttamente all’estero, magari nei Paesi di provenienza dei due denunciati.

Nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno trovato delle biciclette di cui non si conosce la provenienza. Chi avesse subito un furto negli ultimi mesi e riconoscesse la propria bici nelle foto scattate dall’Arma, può rivolgersi ai carabinieri del Norm con una copia della denuncia per furto.

Martina Milia

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