Postino non consegna la corrispondenza In salotto aveva 500 tra buste e pacchi

Denunciato 45enne che doveva coprire la zona di Treviso e hinterland: nascondeva anche lettere delle banche e del Fisco



In casa aveva ben 457 tra lettere e pacchi, mai consegnati ai legittimi destinatari che vivono a Treviso e nell’hinterland. È quanto hanno scoperto i carabinieri di Spresiano perquisendo l’abitazione di un portalettere di 44 anni, originario di Taranto. L’uomo era incaricato delle consegne per conto del centro direzionale delle Poste di Lancenigo di Villorba. Per il postino è scattata una denuncia per interruzione di pubblico servizio e il materiale è stato posto sotto sequestro e sarà regolarmente distribuito ai destinatari.

il deposito

Negli ultimi mesi il portalettere non ha consegnato posta di vario tipo, dalle lettere ai plichi alla pubblicità. Il tutto è stato sequestrato e si tratta di uno dei più importanti sequestri di materiale postale mai effettuato nella Marca. Il postino infedele aveva accumulato un’enorme quantità di invii postali: dalla pubblicità elettorale relativa alle elezioni alla posta commerciale di onlus a una serie di plichi ancora sigillati e corrispondenza di diverso contenuto come lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, bollette telefoniche e dell’Enel, contravvenzioni, comunicazioni della Rai, indirizzati ad enti, aziende e privati, risalenti ad una prima analisi ai mesi scorsi. Non è ancora chiaro cosa abbia portato i militari dell’Arma a perquisire l’abitazione del quarantaquattrenne. E così i militari hanno scoperto che l’uomo aveva cominciato ad accatastare le missive anche nel suo soggiorno probabilmente per l’enorme mole di documenti. Per recuperare il materiale rinvenuto e sequestrato è stato necessario far giungere sul posto un mezzo specializzato. Ora la corrispondenza sarà recapitata ai legittimi destinatari.

le indagini

L’uomo non è riuscito a fornire spiegazioni credibili sul motivo per cui aveva trattenuto tutta quella corrispondenza all’interno del suo appartamento. Quello che è certo è che i carabinieri proseguiranno le indagini per stabilire con esattezza cosa può essere accaduto. Per sua fortuna non aveva aperto buste e pacchi e così è riuscito a evitare altre e forse ancor più gravi contestazioni. Sembra che negli ultimi mesi fossero arrivate anche diverse segnalazioni su posta consegnata a singhiozzo o in grave ritardo dagli utenti delle aree coperte proprio dal quarantacinquenne finito nei guai. Una vicenda che ricorda un fatto molto simile venuto alla luce diversi mesi fa in provincia di Vicenza quando in quella occasione il postino era stato scoperto con sei quintali di lettere e pacchi nel suo garage. In quella occasione Poste aveva provveduto alla sospensione immediata del dipendente denunciato. —



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