Poste rivoluziona la consegna in provincia di Treviso: ora è a giorni alterni

Treviso. Da oggi portalettere accentrati in un unico centro. Coinvolti migliaia di trevigiani

TREVISO. Arriva anche nella fascia Pedemontana del Grappa la terza fase del progetto di riordino della distribuzione di lettere e affini da parte di Poste Italiane: non si chiudono gli uffici, come ogni tanto si sente dire mentre si aspetta in coda, ma vengono accentrati i portalettere in un unico centro che da oggi sarà la partenza per i postini di tutta la Pedemontana, da Cornuda a Semonzo.

Partito nel 2015 come progetto per i Comuni a bassissima densità di popolazione, come i comuni montani, in realtà è stato poi esteso (in questa terza fase a quasi 2.500 comuni d'Italia) inglobando ogni tipologia di comune e diventando la risposta aziendale di Poste Italiane a fronte di carenze di personale, costi di gestione, cali di volume della posta tradizionale e nuovi competitori sul mercato, offrendo in cambio nuovi servizi, come il postino che porterà i pacchi o altra posta pregiata anche dopocena. Allargando le zone di distribuzione il tradizionale postino, ormai “uno di famiglia”, almeno nei piccoli paesi, passerà di casa in casa non tutti i giorni come oggi (anche se già da anni, il portalettere non suona più il sabato), ma a giorni alterni; in compenso, per alcune tipologie di servizio “urgente” ci si potrà trovare in casa 3 postini diversi, a diverse ore della giornata.

Il progetto viene accolto con riserva da parte delle associazioni dei consumatori e autorità locali, che continuano il monitoraggio proprio perché il piano potrebbe funzionare per le grandi città ma in una realtà come la Pedemontana, costituita da piccole realtà, potrebbe non decollare e non compensare il disagio iniziale, inevitabile, con ricadute sui servizi e sul territorio.

Si tratta dell’ultima fase della rivoluzione delle Poste che in 25 Comuni della Marca non consegna più quotidianamente, bensì a giorni lavorativi alterni: lunedì, mercoledì, venerdì nella prima settimana; martedì e giovedì nella settimana successiva. Le cittadine coinvolte sono Borso del Grappa, Cavaso del Tomba, Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Cison di Valmarino, Follina, Fontanelle, Fregona, Gorgo al Monticano, Mansuè, Maser, Miane, Monastier, Monfumo, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Portobuffolè, Possagno, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Tarzo, Valdobbiadene, Zenson. Oltre 100 mila i cittadini interessati in tutta la provincia di Treviso.


 

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