Ponte sul Piave, Zambon stoppa il cantiere

Valdobbiadene, no del sindaco alla chiusura: «Rischio tir per Bigolino, prima il varco»
Il sindaco Bernardino Zambon e il ponte sul Piave a Vidor
Il sindaco Bernardino Zambon e il ponte sul Piave a Vidor
 
VALDOBBIADENE.
La soddisfazione per la firma del protocollo d'intesa su una nuova viabilità tra Destra e Sinistra Piave deve, comunque, fare i conti con la realtà. Il vecchio ponte sul Piave, tra Bigolino e Covolo, va ristrutturato.
 «Un nuovo ponte tra Bosco di Vidor e Crocetta è la soluzione auspicata da tutti i comuni, specie in proiezione del casello di Montebelluna della Pedemontana. Questo accordo con Regione, Veneto Strade e Province di Belluno e Treviso permetterà di confrontare, cifre alla mano, una nuova progettualità con la vecchia ipotesi, ad esempio, del prolungamento della Sp28 da Zecchei a Vidor». Il sindaco di Valdobbiadene, Bernardino Zambon, plaude alla spinta istituzionale verso un nuovo collegamento tra Destra e Sinistra Piave, attraverso un protocollo d'intesa che lo stesso Leonardo Muraro ha definito «epocale». Un accordo che, comunque, ha ribadito l'importanza dell'attuale ponte tra Bigolino e Covolo, rivendicandone la necessità di un profondo intervento di ristrutturazione. Che significa mettere sul tavolo circa 5 milioni di euro per rifare il manto stradale (sostituendolo con un asfalto adeguato a sopportare le sollecitazioni dei mezzi pesanti) e per allargare la banchina (realizzando uno spazio di sicurezza per pedoni e ciclisti). Un intervento che, al di là delle generali difficoltà finanziarie, riproporrebbe per almeno un anno e mezzo il problema della chiusura, parziale o totale, della circolazione sul vecchio ponte. «Una decisione impegnativa che abbiamo già amaramente sperimentato in passato - osserva il sindaco Zambon - chiudere o limitare il traffico sull'attuale ponte significherebbe riversare tutti i mezzi pesanti del Quartier del Piave sul centro di Bigolino. Una soluzione che, francamente, mi preoccupa, considerato lo stato di sofferenza in cui già versa la frazione». Per questo, tra le ipotesi allo studio, spunta anche la realizzazione di una passerella provvisoria per le sole automobili tra Vidor e Covolo. «Bisogna capire se i flussi d'acqua e l'ampiezza del letto lo consentono - chiude - fermo restando che un'opera di tale portata dovrebbe essere in qualche modo riutilizzata per il nuovo ponte».

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