Ponte di Piave, Roma sceglie Lorenzon come sindaco traghettatore: escluso Picco
Prima di diventare assessore regionale, Paola Roma firma l’ultima nomina da sindaca: fino alle elezioni sarà Sergio Lorenzon a guidare il Comune. Una scelta che spiazza la maggioranza e sancisce la rottura con il vicesindaco Stefano Picco

Con una nomina arrivata nelle ultime ore da sindaca del suo Comune, prima di concentrarsi sui nuovi impegni da assessore regionale al sociale, Paola Roma ha deciso che fino al voto non sarà Stefano Picco a guidare Ponte. Questo perché il nuovo vicesindaco, fresco di nomina ieri sera, eri sera è Sergio Lorenzon. E svolgerà le funzioni di primo cittadino fino al voto. Una decisione che ha lasciato molti di stucco, ma che era stata anticipata ai diretti interessati lo scorso fine settimana. Se le deleghe già affidate agli altri assessori e consiglieri restano inalterate, cambia improvvisamente il titolare della poltrona da cui Ponte verrà amministrata di qui alle elezioni che si terranno presumibilmente fra maggio e giugno. Comunque la si voglia vedere, una bocciatura per Picco da parte dell’ormai ex sindaca.
«In vista dei quattro mesi che porteranno alle elezioni, ho ritenuto opportuno garantire la continuità amministrativa in totale serenità», sono state le parole dell’ormai ex sindaca: «Sergio Lorenzon è un assessore esperto e rispettato, sarà una figura di garanzia che traghetterà il gruppo unito alle prossime amministrative. In questo modo si potrà individuare con serenità il prossimo candidato sindaco», dice.
E chiaramente il percorso verso questo momento si annuncia tempestoso, anche se Paola Roma ha ribadito la stima nella giunta e nella maggioranza: «Voglio ringraziare tutti, a partire dall’attuale vicesindaco Stefano Picco, fino a tutti gli assessori e i consiglieri per il grande lavoro fatto. Ho sempre Ponte di Piave con me nel cuore e non farò mai mancare il mio supporto e la mia energia. Come abbiamo sempre detto: con i cittadini, per i cittadini», le sue parole.
Eppure sono noti i rapporti piuttosto tesi fra Roma e Picco, anche al netto dell’assenza dell’allora vicesindaco dalla maxi festa di compleanno seguita all’elezione dell’ex sindaca in consiglio regionale. Rapporti che neanche la decisione della segreteria regionale leghista di far entrare il nome di Paola Roma nelle liste della Lega ha sopito, fino a questo clamoroso epilogo. «Le deleghe le dà e le toglie il sindaco, è una scelta che spetta a Paola. La realtà è meno fiabesca di quanto sembri, ma ne prendo atto», commenta Picco, che assicura di restare leale alla maggioranza (è ancora consigliere comunale) e di rimanere in giunta: «Certo però con Paola Roma siamo stati abituati alle sorprese: prima il commissariamento del 2018, e ora si torna a votare dopo un anno e mezzo dalle ultime Comunali. È una situazione a cui siamo abituati», l’appunto non privo di una certa dose di scherno da parte di quello che fino al 2022 era stato anche il commissario della Lega locale e che era risultato il più votato fra i consiglieri alle elezioni del 2024.
«È evidente come la Lega e la maggioranza siano spaccate. Era nell’aria, si sa che nella giunta non corre sempre buon sangue: ci sono Stefano Picco e Stefania Moro da una parte e gli altri da quella opposta, è una cosa risaputa», è stato il commento di Alvise Tommaseo Ponzetta, capogruppo dell’opposizione. Il sindaco per i prossimi mesi sarà dunque Sergio Lorenzon: 70 anni, è consigliere comunale ormai dal 2009 ed è entrato in giunta per la prima volta nel giugno scorso. Sarà lui a dover tenere assieme la maggioranza nell’attesa che la Lega indichi il prossimo candidato sindaco per Ponte di Piave, dovendosi forse difendere anche dai prossimi scossoni.
Con l’uscita di scena di Roma, la maggioranza conta oggi su otto voti contro i quattro delle opposizioni, ma l’eventuale uscita di due consiglieri (Picco e Moro?), fino ad ora esclusa, farebbe vivere al consiglio comunale qualche mese di stallo. Lorenzon riuscirà a evitarlo? —
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