Ponte di Piave: Il sogno di Lorenzo, pasticcere pensionato, ecco la sua "Sovrana dei mari"

PONTE DI PIAVE. Ancora sei mesi di lavoro e poi la "Sovrana dei mari", la mitica nave da guerra di re Carlo I d'Inghilterra, varata nel 1637, riapparirà dopo quasi quattro secoli nel suo antico splendore. A realizzarla in una scala molto grande, pari 1 a 22, è il pontepiavense Lorenzo Bazzo, sessantenne, pasticcere pensionato, con la passione del modellismo che coltiva fin da quand'era ragazzino. Di questa nave esistono nel mondo vari modelli amatoriali, ma meno precisi e su scala molto più piccola. Solo un esemplare paragonabile a quello in corso di realizzazione risulta esserci in Germania.
Lorenzo Bazzo ha iniziato il lavoro nel dicembre del 2013 dopo aver ultimato una quarantina di altre navi tutte risalenti al diciassettesimo e diciottesimo secolo. Da allora l'ex pasticcere di Ponte di Piave dedica a questo impegnativo progetto dalle 4 alle 9 ore al giorno, che trascorre nel suo laboratorio, sito al lato dell'abitazione. «La Sovrana dei Mari - esordisce - è il sogno di una vita che posso costruire, nei minimi dettagli, grazie a dei precisi disegni fornitimi da ditte specializzate ed alla supervisione del giudice umbro Luca Torpani che è uno dei massimi esperti mondiali della materia». Questo imponente veliero da guerra era quello più riccamente ornato di tutta la Royal Navy e con esso il re Carlo I intendeva fare rivivere il preteso antico diritto dei sovrani inglesi di essere riconosciuti i "signori dei mari."
Sono oltre 100 i cannoni che verranno installati nella nave e 700 le sculture in legno dorato che la abbelliranno. «Per realizzarle ho dovuto ricorrere - aggiunge l'appassionato modellista - alla competenza del pittore Ivan Ceschin di Colfosco ed alla bravura di uno scultore vicentino. Si è trattato di un lavoro difficilissimo, di grandissima precisione, ma che a opera ultimata darà un tocco veramente maestoso alla nave». Il veliero, che nella sua versione originale aveva un ponte di 51 metri di lunghezza per 15 di larghezza, viene costruito con del materiale molto prezioso, ricavato, addirittura, da un rovere ultrasecolare proveniente dalla Ucraina, oltre che altri legni asiatici durissimi, tipo il tek e l'Iroko.
«Ogni giorno - precisa Bazzo" - lavoro questi materiali per ore ed ore. Bisogna essere precisissimi. Ogni minimo particolare va, infatti, studiato con la massima attenzione. Si tratta di tipi di legno che, oltre a dare la garanzia della durata, sono adattissimi ad essere antichizzati». Il pensionato di Ponte di Piave è talmente coinvolto nella realizzazione della nave che ha deciso di rinunciare ad altre attività. «Possedevo - sottolinea - un ettaro di terreno agricolo, ma ho preferito venderlo perché non avevo tempo di curarlo. Anche quando dormo - confessa - penso alla Sovrana dei mari e sogno gli emblemi e le figure dell'arte marinaresca che dovrò posizionare nel punto giusto della nave, oltre alle armi, cannoni, emblemi araldici, segni dello Zodiaco tutti particolari che andranno ad abbellirla. Nei prossimi mesi - sottolinea dovrò concentrarmi su alberatura e vele». Ed il varo? Salvo sorprese ed ostacoli imprevisti, avverrà nell'estate 2018 e così la "Sovrana dei mari", sebbene in miniatura, ritornerà agli antichi fasti ed il merito sarà di un originale pensionato di Ponte di Piave che, fino a qualche anno fa, realizzava, con altrettanto impegno, panettoni, torte e crostate.
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