Polo Amazon tanti volti noti nel progetto Sabato sit-in
RONCADE
Capitali internazionali, commesse local: non solo i big del calcestruzzo nell’affare Amazon al casello di Meolo-Roncade, ma un’intera “filiera” professionale di notabili professionisti trevigiani.
In bell’evidenza, nei primi documenti dell’istanza depositata a fine 2020 da Faresì srl allo sportello unico delle attività produttive del Comune di Roncade, compaiono i nomi di numerosi consulenti tecnici “a chilometro zero”. Su tutti, come coordinatore della progettazione urbanistica, c’è lo stesso architetto Moreno Bergamo di San Biagio, che già nel 2013 aveva disegnato, chiamandolo “Ron”, il masterplan delle due aree a sud e nord della Treviso Mare in prossimità del casello (rispettivamente Sa15 e Sa14). Spuntano poi vari “habitué” che negli anni si sono avvicendati in numerosi incarichi: lo studio trevigiano Alia di Giovanni Campeol (già assessore ai lavori pubblici e all’ambiente del comune di Treviso nei primi anni ‘90, docente Iuav ed esperto in materia di procedure di valutazione ambientale) cura per il combo Mosole-Beozzo gli aspetti ambientali; l’avvocato Giulio Vidali dello studio Bm&A fondato, sempre in terra trevigiana, nel ‘91 ha offerto la propria assistenza legale; il veneziano Giuseppe Baldo dello studio Aequa Engeneering ha seguito le relazioni idrauliche e viabilistiche; mentre lo studio Tepco fondato dal compianto Leopoldo Saccon, padre delle “Colline Unesco” figura tra i “credits” di ambito urbanistico generale. Per il progetto architettonico Amazon e Techbau (rispettivamente utilizzatore finale e soggetto attuatore) si sono invece affidate alla multinazionale Jacobs. Ieri sera intanto si è svolto il vertice con le associazioni di categoria. Oggi è previsto un secondo vertice con i comuni limitrofi, mentre è in programma un’assemblea pubblica promossa dal Coordinamento No Maxi Polo. Appuntamento in piazzale del pennone a Roncade sabato alle 15. —
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