Pieve, i bimbi di Antonela ora sanno la verità: «Li aiutiamo tutti insieme»

PIEVE DI SOLIGO. Potrebbero svolgersi giovedì 12 i funerali di Antonela Kmet, la mamma di Pieve di Soligo scomparsa domenica scorsa dopo una lotta per la vita durata due settimane.
Poi, forse, secondo le intenzioni del marito, la sepoltura a Pola. Oggi, dopo il rilascio del nullaosta della magistratura, sarà fissata la data per l’addio alla mamma che ha sacrificato la sua vita per salvare quella dei suoi due bambini. «Stiamo attendendo l’autorizzazione – ha spiegato don Giuseppe Nadal – che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Probabilmente il funerale sarà giovedì». Antonela sarà salutata nel Duomo di Pieve di Soligo, il paese che l’aveva accolta e amata da subito. Aveva pregato e sperato nel miracolo. E ora prega anche per il marito Marco Fiorini e suoi due figli di 5 e 11 anni.

Il maggiore avrebbe scritto una lettera-sfogo contro l’investitrice di 87 anni. Una situazione molto delicata la loro per cui il Comune ha già garantito il supporto psicologico del personale dell’ufficio Servizi Sociali. Ora i due fratellini si trovano nella loro casa di via Chisini, protetti e seguiti dai familiari arrivati all’indomani della tragedia del 25 settembre, a Pieve di Soligo. Ieri era previsto il rientro a scuola del bimbo, che frequenta quest’anno la classe quinta alla primaria “Andrea Zanzotto” di via Cal Santa. Purtroppo non è andata così.
«Tutto era organizzato per il suo rientro oggi, – ha confermato la dirigente scolastica, Mariagrazia Morgan – ai compagni di classe era stata spiegata con i dovuti modi la situazione e le insegnanti erano pronte per accogliere a scuola l’alunno. La situazione è invece cambiata in peggio e ciò sposta più in là il momento della ripresa scolastica. Lo scorso anno 24 docenti del nostro istituto hanno seguito la formazione sulla gestione del lutto nell’ambiente scolastico. Tra loro anche l’insegnante di quinta elementare Graziella Casagrande, che ha un ruolo di primo piano nella scuola su questo aspetto. Ci stiamo adoperando perché ritrovi nella scuola un ambiente di normalità».
Qualche metro più in là, sempre in via Cal Santa, l’asilo parrocchiale “Maria Bambina” frequentato all’ultimo anno dalla sorellina. Le suore e le insegnanti che le sono comunque state vicine da quel tragico lunedì di fine settembre, l’aspetteranno appena sarà guarita al bacino. Ora porta ancora un ingombrante gesso che la blocca e che dovrà sopportare ancora per una ventina di giorni».
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