Piazza dei Signori, cessata attività per la gioielleria Nitta

«Per informazioni rivolgersi al negozio di Lignano Sabbiadoro». I fogli con la scritta sono comparsi dietro l’inferriata di quella che è stata, per decenni, una delle più note gioiellerie del centro
zago agenzia foto film treviso gioielleria chiusa in piazza signori
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TREVISO. «Per informazioni rivolgersi al negozio di Lignano Sabbiadoro». I fogli con la scritta sono comparsi dietro l’inferriata di quella che è stata, per decenni, una delle più note gioiellerie del centro storico, Nitta, affacciata su piazza dei Signori. Un altro nome storico del commercio cittadino che ha chiuso i battenti. «Dopo di noi arriverà un’altra gioielleria», dice la famiglia Nitta, senza però voler precisare il motivo della chiusura e la decisione di concentrarsi sugli altri punti vendita: oltre a Lignano, Udine e Pordenone. Caro affitti? Calo di clienti? I titolari non lo dicono. Però resta il fatto: ha chiuso i battenti il negozio storicamente specializzato nella vendita soprattutto di orologi Cartier e gioielli e orologi Bulgari, ma anche dei brand Pomellato, Chopard, Jaeger Le Coultre, Gucci e Chanel. 

Un altro nome importante che se ne va, attivo dagli anni Ottanta in quella piazza dei Signori che tempo fa ha perso, in Calmaggiore, anche il negozio monomarca di Gucci. Un brutto segnale, per il centro storico, l’ennesimo, anche se l’amministrazione comunale del sindaco Giovanni Manildo sta cercando di invertire la tendenza della moria dei negozi attraverso il progetto che, dal novembre del 2015, ha creato agevolazioni e stimoli per correre ai ripari di fronte ai 170 negozi sfitti entro mura, anche se per l’ex city manager del Comune Aldo Pellegrino già allora il trend negativo del centro storico era stato «invertito», grazie appunto alle 20 nuove aperture, sempre all’interno delle mura, rese possibili da Ca’ Sugana anche attraverso appositi contributi economici.

Ma il problema non è tanto aprire, quanto resistere aperti, tra caro affitti, costi di gestione, del personale e calo dei clienti. E a Treviso anche il comparto del lusso, a quanto pare, è sempre più in sofferenza. 

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