«Piangere serve a elaborare il lutto»
MARENO. E mentre i parroci dicono «sì» alle regole dettate dal vescovo Corrado Pizziolo sul come piangere i propri cari, i titolari delle agenzie di onoranze funebri si schierano con i fedeli che dicono «no» al porre limiti a chi è provato dal dolore di una perdita. «Le persone dovrebbero essere lasciate libere di manifestare il loro dolore come si sentono, non si può comandare il proprio sentimento», dice Pasquale Albrizio della onoranze funebri San Pietro. Della stessa idea il collega di Conegliano Andrea Roman, delle onoranze funebri Roman: «Il decoro», dice, «ci vuole sempre ma ogni persona deve essere libera di elaborare il suo lutto come si sente». Silvia Zanardo delle onoranze funebri Zanardo punta anche sulla necessità di rispettare la volontà di chi ha chiesto che le sue ceneri vengano disperse: «Il non seguire la volontà del defunto va ad incidere sull’elaborazione del lutto perché si blocca un desiderio», dice aggiungendo che «non si può far controllare a una persona i propri sentimenti, per elaborare il lutto una persona può anche avere bisogno di piangere, leggere o dire qualcosa in ricordo del defunto». (r.z.)
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