Pesticidi nei vigneti vicino alle abitazioni Agricoltori multati

Sanzione ai coltivatori di Sernaglia: sostanze vicine alle case I cittadini segnalano gli abusi su una coltivazione di patate
Di Andrea De Polo
I Carabinieri del Nucleo antifrodi mostrano, alcune confezioni di fitofarmaci sulle quali venivano apposte false etichette di note aziende multinazionali. nell'ambito di un'inchiesta sui fitofarmaci contraffatti nocivi per la salute, Le indagini hanno consentito di accertare che principi attivi, il cui uso è vietato in tutti i Paesi dell' Unione europea, erano impiegati per realizzare le sostanze. Quindici ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite in diverse regioni italiane. ANSA/CESARE ABBATE
I Carabinieri del Nucleo antifrodi mostrano, alcune confezioni di fitofarmaci sulle quali venivano apposte false etichette di note aziende multinazionali. nell'ambito di un'inchiesta sui fitofarmaci contraffatti nocivi per la salute, Le indagini hanno consentito di accertare che principi attivi, il cui uso è vietato in tutti i Paesi dell' Unione europea, erano impiegati per realizzare le sostanze. Quindici ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite in diverse regioni italiane. ANSA/CESARE ABBATE

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA. Quattro agricoltori multati negli ultimi giorni a Sernaglia, per non aver rispettato le distanze dettate dal regolamento comunale sui trattamenti fitosanitari. Erano stati i cittadini a segnalare casi di abuso nei trattamenti su tre vigneti, e su una coltivazione di patate. L’ultima segnalazione martedì sera: l’agricoltore, già multato poche settimane fa, irrorava pesticidi a pochissima distanza dalle abitazioni. C’è che si è adeguato subito. C’è chi, invece, ha presentato ricorso contro la multa del Comune. «Non tutti i nostri agricoltori sono malvagi, sempre più persone rispettano il regolamento», assicura l’assessore all’ambiente di Sernaglia, Rudy Mazzero.

Dati alla mano, però, si sta assistendo a un vero e proprio giro di vite nei confronti di chi sgarra. Il motivo è sempre lo stesso: trattamenti con pesticidi a ridosso delle abitazioni. La legge impone una distanza di almeno 15 metri tra il mezzo agricolo e la casa privata. Le multe, che partono da 170 euro, negli ultimi giorni hanno interessato ben tre agricoltori alle prese con il loro vigneto. Uno di questi, titolare di una nota azienda agricola, dopo aver pagato la multa ha acquistato un irroratore a tunnel di ultima generazione, in grado di recuperare la deriva dei prodotti chimici irrorati. Anche negli altri due casi, gli atomizzatori erano troppo vicini a case private, e dopo la multa il problema non si è (ancora) ripresentato. Il Comune li cita come esempi virtuosi.

Non può fare altrettanto con il proprietario di una grossa piantagione di patate di Fontigo, già multato a metà giugno per aver irrorato pesticidi a meno di quattro metri dalle case del centro storico. Al Comune erano arrivate addirittura 40 segnalazioni di cittadini infuriati. A nulla è valsa la multa di 173,20 euro: martedì sera il problema si è ripresentato. Non solo telefonate di sdegno: stavolta, i cittadini avevano portato in Comune anche le fotografie, per evitare (come già accaduto) che all’arrivo dei vigili l’agricoltore si fosse già allontanato dalle abitazioni.

L’ennesima multa non è bastata a fargli cambiare comportamento: anzi, il cittadino ha presentato ricorso contro il provvedimento, mandando su tutte le furie, oltre ai suoi vicini di piantagione, anche le autorità del Comune. Il fatto nuovo, rispetto al passato, sono le continue segnalazioni dei cittadini: «Gli agricoltori tengano conto di questa nuova sensibilità», ha commentato l’assessore Mazzero.

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