Patrizia Simionato una resanese al timone dello Iov

RESANA. Patrizia Simionato (in foto), 50 anni, di Castelminio, è stata nominata dal governatore Luca Zaia direttrice dello Iov (Istituto oncologico del Veneto), per i prossimi cinque anni. Succede...

RESANA. Patrizia Simionato (in foto), 50 anni, di Castelminio, è stata nominata dal governatore Luca Zaia direttrice dello Iov (Istituto oncologico del Veneto), per i prossimi cinque anni. Succede al commissario Domenico Mantoan e al cattedratico Pier Carlo Muzzio. Una grande responsabilità per l’ex responsabile amministrativa dell’Usl 4 di Thiene che ha iniziato la sua carriera con la laurea in scienze politiche all’università di Padova, dopo aver frequentato l’istituto commerciale ex Besta di Castelfranco. La notizia della nomina che a Castelminio, dove ha abitato e ancora adesso si reca nei fine settimana per assistere i genitori, è arrivata dopo qualche settimana, quando anche il parroco don Ireneo Cendron, tramite il foglietto parrocchiale si è congratulato. «Voglio ringraziare personalmente il governatore Luca Zaia: le sono grata per l’atto di stima e di fiducia che in me ha posto, cercherò di dare il massimo in questo quinquennio, utilizzando tutti gli strumenti e la capacità professionale che in questi anni ho maturato. Anche per me è stata una grande sorpresa. Subito dopo Natale ho ricevuto una telefonata dalla Regione che mi invitava a recarmi personalmente e lì sono stata nominata». Simionato è la prima donna a essere nominata ai vertici dello Iov di Padova. «Qui allo Iov», aggiunge Simionato, «oltre alla funzione come una struttura sanitaria, molto importanti sono la ricerca e lo studio contro i tumori. Metterò tutto il mio impegno, agendo di supporto funzionale amministrativo alla ricerca sanitaria e quindi facilitarla sotto il profilo amministrativo e non agendo burocraticamente frenando la ricerca, che è la priorità di questa importante struttura sanitaria regionale».

Dario Guerra

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso