Parrucchieri cinesi «Sono prezzi sleali»

di Renza Zanin
CONEGLIANO
Listini in doppia lingua (cinese e italiano) e prezzi che in media corrispondono al 50% in meno rispetto a quelli generalmente applicati per shampoo, piega, taglio, colore: per i parrucchieri della città la concorrenza giunge da Oriente. Due i negozi cinesi per la cura dei capelli, ma anche di piedi, mani e unghie che hanno aperto in poco tempo a Conegliano. Per Lin Jian Xue e Lin Jian Xia, che si fanno chiamare Veronica e Elisa, i clienti sono spesso italiani. Il loro negozio in via Colombo ha aperto ad agosto. Più recente invece l’apertura di quello sempre cinese a Borgo Porta. In entrambi i casi shampoo e piega partono dagli 8 euro, con 10 euro si può avere anche il taglio. Bastano 6 euro per i bambini. Una concorrenza non certo irrilevante. Il caso è stato commentato anche nella riunione annuale di categoria di Confartigianato. Secondo gli addetti ai lavori, i prezzi corrispondono al 50% in meno rispetto alla media. L’apprensione tra i parrucchieri c’è, soprattutto perché il mercato, come spiega Sergio De Stefani, presidente dell’associazione di categoria per il mandamento di Conegliano, è libero: sono state liberalizzate le licenze e eliminati i minimi dai listini. «La concorrenza in un momento di crisi può creare un problema per chi applica le tariffe più basse – dice De Stefani – il problema nelle città più grandi esiste da tempo e a cascata è arrivato anche da noi». Ma la concorrenza spietata non giunge solo dall’Asia. «C’è preoccupazione – spiega De Stefani – sia per i cinesi, sia per i colleghi italiani che lavorano a prezzi così bassi, ma anche per i casi di abusivismo che sono parecchi». A fare la differenza secondo il presidente di Confartigianato (che fa parte della categoria essendo anche titolare di Hairdressing Studio in Corte delle Rose) sarà la professionalità, il rapporto con il cliente e il servizio offerto.
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