Parcheggi a pagamento Napoli batte Trevisosta

TREVISO. Parcheggi blu a pagamento della città, si cambia gestore: i trevigiani escono di scena, arrivano i napoletani.
La ditta napoletana Tmp srl, detta “il Parcometro”, in società con altre due imprese, una di Grosseto l’altra di Varese, ha vinto infatti il bando di gestione della sosta a Treviso (2.400 posti auto numerati dentro le mura) battendo la proposta di altre società, in testa l’attuale gestore, la trevigiana Trevisosta Srl, società costituita nel 2010 - partecipata da Actt Servizi, da Intercomp Spa, che ha fatto il cervellone elettronico, e da Parcheggi Italia - e presieduta da Giacomo Colladon, che è anche presidente Mom. La Trevisosta ha ideato e creato, anni fa, il nuovo sistema degli stalli con sensori. E infatti lo stesso sistema di parcheggio si chiama Trevisosta. Ma a maggio la gestione scadeva, e stavolta c’era da fare i conti con un bando europeo. Sulla carta Trevisosta sembrava comunque partire favorita, e invece il bando preparato da Ca’ Sugana, puntando tra le altre cose evidentemente anche al massimo ribasso, ha assegnato la vittoria ai napoletani, che hanno battuto la società trevigiana mettendo sul piatto la disponibilità a gestire tutti i parcheggi blu a pagamento, e la manutenzione del sistema che li governa, trattenendosi solo il 19,44% dell’incasso annuo dei parcheggi (si va dai 3,5 ai 4 milioni di euro), mentre la Trevisosta Srl aveva proposto il 24,50%, ritenendo che fosse il minimo per poter garantire efficienza e qualità del servizio. Ma i napoletani la pensano diversamente, occupandosi tra l’altro già della gestione informatica e operativa della sosta a Castellammare di Stabia, Pomigliano d’Arco, Ragusa, Cassino e altre località.
Ieri sono state aperte le buste con le varie offerte, in gara c’erano anche la mantovana ApCoa parking e un’altra società, bolognese. Ma i napoletani hanno vinto. Sempre nel bando, oltre ai potenziali 3,5-4 milioni di euro di incassi annui, è prevista anche la collaborazione per il piano di pedonalizzazione del centro, e il nuovo gestore dovrà assoggettarsi a un aumento o a una diminuzione di stalli fino a 320 posti. In tutto, un impegno globale sui 10 milioni di euro, per tre anni. Ieri è stata fatta l’assegnazione provvisoria. Ma se nessuna delle altre società presenterà ricorso contro il verdetto - forse però lo faranno i soci privati di Trevisosta srl - a maggio ci sarà il passaggio delle consegne, e così le dieci persone part time che oggi sono al lavoro in Trevisosta, i “geppini”, ossia gli ausiliari che elevano le multe a chi non paga la sosta, torneranno a Mobilità di Marca, la Mom, società di trasporto pubblico provinciale in cui è confluita la ex Actt. Si tratta di una rivoluzione.
Ma cosa cambierà per gli utenti degli stalli blu del centro storico? Ci saranno magari in autunno aumenti delle tariffe per la sosta? Questa è una decisione che spetta comunque al Comune di Treviso, in testa il settore Bilancio dell’assessore Alessandra Gazzola. Ma di sicuro gli utenti dei posti auto a pagamento, almeno all’inizio, patiranno una serie di disagi legati alla logistica: non potranno più far riferimento agli attuali uffici ex Actt, per gli abbonamenti al Trevisosta e le informazioni. E quindi entro la fine di maggio i nuovi gestori - che saranno al lavoro per tre anni, tanto prevede il bando - dovranno metter su in fretta e furia un ufficio e trovare del personale, ossia sostituire gli attuali ausiliari della sosta.
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