Panettone al gusto d’ananas e cocco Natale “tropicale” con lo chef Titton

CASTELFRANCO. Voglia di estate anche sotto Natale? Nessun problema a Castelfranco perché il panettone può essere “tropicale” o degustato sotto forma di gelato. Sono le due novità sotto l’albero proposte da due maestri, uno nella pasticceria e uno nella gelateria. Il primo è Alberico Titton, titolare della pasticceria Opera in via Vittorio Veneto, che non contento di aver inventato il panettone al radicchio, ora si è cimentato con quello tropicale. L’impasto, invece dei tradizionali uvetta e agrumi canditi, è fatto con ananas e cocco, il cui sentore ricorda appunto i tropici più che le montagne. «Tutto è nato da uno scherzo – spiega Alberico, che da 33 anni allieta i palati castellani – in laboratorio ci siamo chiesti come poteva essere un panettone estivo: e da qui abbiamo cominciato a provare, soffermandoci poi su cocco e ananas. Devo dire che sono stato il primo a sorprendermi del successo che ha avuto essendo un’opera prima: me ne sono rimasti solo tre». Il cocco, oltre che sull’impasto, fa la sua comparsa anche sulla glassa che ricopre la cima del panettone in cioccolato bianco.
Ci stava provando invece da qualche anno a creare un gelato al panettone Pietro Bernardi, titolare di Pedro Eis al centro commerciale “I giardini del sole”: è finalmente quest’anno il fido Luca Laio (con lui da 25 anni) ha trovato l’alchimia giusta. È così, dopo aver creato i gelati dai gusti più disparati (l’ultimo alla zucca e marron glacé, il prossimo quello al mandorlato), ecco quella che è una primizia nazionale: «Giochiamo in casa visto che utilizziamo panettoni e pandori fatti dalla casa dolciaria Fraccaro, con una bagna di vaniglia e rum. Quindi il tutto viene amalgamato in un gelato alla crema e sparso di canditi di prima qualità – spiega Pietro – Un prodotto che ricorda l’estate? Forse, in realtà ormai il gelato si apprezza in ogni stagione dell’anno». Anche qui la novità ha fatto breccia: le teglie vanno e vengono in continuazione dal laboratorio al bancone. Almeno fino all’epifania: poi sarà tempo di un altro gusto sorprendente. —
Davide Nordio
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