Oderzo, stangata scuolabus: alle famiglie chiesti 50 mila euro
Dal prossimo anno scolastico a Oderzo le famiglie copriranno il 15% del costo del trasporto scolastico, contro il precedente 3%. Eliminato anche lo sconto del 30% per chi usava solo l’andata o il ritorno

«Abbiamo dovuto alzare le tariffe del trasporto scolastico, le famiglie compartecipavano solo per il 3%. Da settembre lo faranno con il 15% della spesa, il resto lo copre il Comune». È così che la sindaca Maria Scardellato ha annunciato come la sua giunta abbia deciso di alzare le tariffe del trasporto scolastico, eliminando lo sconto del 30% per i bambini che usufruivano fino a ieri dell’andata o del ritorno soltanto.
Una scelta obbligata, nelle parole del primo cittadino: «Il Comune spende ogni anno 415 mila euro per il trasporto, e le famiglie fino a ieri compartecipavano con 12.500 euro in tutto. Ora passeranno a 62 mila euro circa», dice sottolineando come l’amministrazione si farà carico di oltre 350 mila euro di spesa. Il calcolo dell’aumento per famiglia è difficile da stimare: Ca’ Diedo manterrà la differenziazione in base all’Isee per calcolare le tariffe, che però vedranno un rincaro. Altri soldi entreranno dallo stop allo sconto del 30% per quei bambini che sceglievano solo l’andata o solo il ritorno. Una scelta, come ha spiegato la sindaca, presa per cercare di favorire il riempimento degli autobus, evitando che questi girino vuoti o quasi, e per ottimizzare il costo: «Capisco che le famiglie possano protestare. Anche dopo questi aumenti però la partecipazione alle spese da parte delle famiglie resterà una frazione del totale, con il Comune che contribuirà per l’85%», le parole del primo cittadino. In effetti, il riparto delle spese scelto a Oderzo non ha molti eguali nella zona.
Fontanelle ad esempio fa pagare alle famiglie il 25% del costo totale, e la sindaca Maurina Sessolo sottolinea come queste spese siano gravose per il Comune: «Incidono molto, di sicuro», afferma. Peggio va a Ormelle, che per il prossimo anno scolastico ha eliminato la corsa della mattina: «Le famiglie pagano il 17%, dovevamo scegliere fra tariffe quadruplicate, col rischio che nessuno scegliesse il bus per andare a scuola, e questo taglio», dice il sindaco Andrea Manente, che ha trattato il rinnovo del bando. Una cinquantina di famiglie dovrà riorganizzare la sua mattina, mentre il ritorno sarà garantito nelle tre fasce orario delle elementari e delle medie. Fino a ieri 55 ragazzini facevano andata e ritorno, una ventina solo il ritorno: «Il Comune investe 70 mila euro all’anno di spesa corrente per il servizio, e non volevamo tagliarne altri», le parole di Manente.
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