Paloma, disco abbandonata da 10 anni

BREDA DI PIAVE. Quale futuro per recupero dell'area che ospitava l'ex discoteca di Vacil? Se lo chiedono i residenti del centro della frazione preoccupati per il degrado in cui versa l'area che ospitava l'edificio, adibito a discoteca, bar, pizzeria e ristorante Quattro Colonne dei fratelli Venerandi, abbattuto a gennaio 2013. Da allora nell'area esiste una "montagna" di calcinacci, vegetazione, ratti e la recinzione in via Cal di Breda che sta cadendo. Proteste anche per le buche sull'asfalto in vicolo Giosuè Carducci, che costeggia l'ex edificio. Al posto dell'ex discoteca Paloma, già Mini Shorts, frutto di un Piruea denominato "4 Colonne" approvato dal consiglio comunale dieci anni fa, è prevista una lottizzazione a uso residenziale, commerciale, nuova piazza, parcheggi, verde e migliorata la viabilità. Bellissimi progetti che, però, a distanza di anni non hanno ancora trovato realizzazione. Intanto i residenti del centro di Vacil protestano per lo stato di assoluto abbandono dell'area in questione. «L'assenza di manutenzione dell'area ha comportato la crescita disordinata di vegetazione non rispettosa del decoro urbano che può creare inconvenienti di tipo igienico sanitario», dicono i residenti, «in mezzo ai calcinacci e alle erbacce hanno trovato terreno fertile grossi topi e altri animali». Attorno all'area in questione, vi sono alcuni negozi, condomini e abitazioni anche recentemente costruiti. «Vicolo Giosuè Carducci, strada comunale, sembra "terra di nessuno" con buche profonde sull'asfalto», protestano i residenti. Quel luogo, meta di tantissimi giovani tra gli anni Settanta e Ottanta, ha rappresentato per diverse generazioni non solo un posto dove scatenarsi sulla pista da ballo, ma soprattutto un luogo di incontro. Decine di coppie si sono conosciute e innamorate proprio sulla pista del mitico Mini Shorts dei fratelli Venerandi, sorto nel 1969 sull'onda dei pantaloncini corti femminili. Dell'ex locale, chiuso al pubblico a gennaio 2003 e abbattuto tre anni fa, attualmente rimane un cumulo di macerie.
Galliano Pillon
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