Pagnossin, la grande famiglia 375 fra ex dipendenti e titolari

QUINTO. Tutti riuniti, come una grande famiglia. Ex dipendenti, da tutta italia e titolari, in tutto 375. Radunati domenica a Santa Cristina di Quinto nel nome di un’antica eccellenza trevigiana, la...

QUINTO. Tutti riuniti, come una grande famiglia. Ex dipendenti, da tutta italia e titolari, in tutto 375. Radunati domenica a Santa Cristina di Quinto nel nome di un’antica eccellenza trevigiana, la Pagnossin Ceramiche. «Ancora una volta insieme», era il motto del raduno degli ex dipendenti e della famiglia Pagnossin. Lo spunto nasceva dalla recente mostra di villa Memo Giordani sulla storia e i prodotti dell’azienda. Da lì, i fili della memoria, per una storia di dedizione, arte, creatività e sacrifici, fino alla chiusura «Ricordi indistruttibili», ha detto il sindaco di Quinto di Treviso, Mauro dal Zilio.  Commoventi i saluti alle più vecchie ex dipendenti, Mercedes Onnivello e Rosetta Favaro, (mamma del presidente del consiglio provinciale Fulvio Pettenà), entrate in Pagnossin negli anni '40. Toccante il ricordo degli artisti scomparsi  del mitico "reparto decorazione", atelier di primati: Dal Bò, Trabucco, Malossi, Schweitzer. Ricordi e aneddoti, ma anche un impegno concreto: il recupero dell'ultimo pannello ceramico di Arturo Malossi, ancora in azienda e del forno "tipo Hoffman", preziosa memoria storica dell’800. (s.g.)

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