Otto mesi di carcere per il Marchese del pellets

RESANA.
Presentandosi sotto falso nome, si sarebbe fatto consegnare 4 stufe a pellets, pagando con un assegno risultato poi scoperto. Volto già noto alle forze dell’ordine, era stato immediatamente identificato e denunciato. Ieri mattina per il reato di truffa Maurizio Marchese, 48 anni originario di Torino, è stato condannato a 8 mesi di reclusione oltre a 150 euro di multa. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui una condanna a 2 anni di reclusione in considerazione soprattutto del fatto che per l’uomo questa non sarebbe affatto la prima volta.
La vicenda risale al 5 marzo del 2009: in base alla denuncia Marchese si sarebbe presentato al titolare della ditta «Puros srl» di Resana dando le generalità di un geometra incaricato del ritiro di quattro stufe a pellets, consegnando poi come pagamento un assegno, relativo ad un conto corrente acceso alla Banca Nazionale del lavoro di Matera, dell’importo di 6.408 euro.
Assegno perfettamente compilato in ogni sua parte, peccato che il titolare della ditta non sarebbe poi riuscito a incassarlo dato che il conto a cui faceva riferimento era risultato privo di disponibilità. Il titolare dell’azienda aveva quindi sporto denuncia: per le forze dell’ordine non era stato difficile risalire all’esecutore materiale della truffa nonostante avesse fornito false generalità.
Maurizio Marchese, come ricordato ieri in aula dal pm durante la richiesta di condanna, sarebbe infatti un habituè del raggiro. Chiuse le indagini, l’uomo, che sarebbe tuttora irreperibile, è stato rinviato a giudizio. Ieri il giudice monocratico Giocchino Termini, ha pronunciato contro di lui la condanna a 8 mesi di carcere.
Serena Gasparoni
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