Operazione sbagliata, chiede i danni all'Usl
L'intervento per rimuovere una cisti al collo le ha leso i nervi: tre medici a giudizio

Un intervento chirurgico
PREGANZIOL.
Si era sottoposta a un intervento per una cisti branchiale sinistra del collo. E si è ritrovata con una lesione al nervo accessorio spinale e ai rami trigeminali che le hanno provocato parestesie e dolori lancinanti. Vittima una trentenne di Preganziol che ha presentato denuncia. Ora tre medici dell'Azienda ospedaliera di Padova sono a processo per cooperazione in lesioni colpose. Si tratta dei chirurghi Cesare Cutrone, 48 anni di Sarmeola di Rubano, primo operatore (difensore l'avvocato Emanuele Fragasso); Daniele Fischetto, 34 di Padova, secondo operatore (avvocato Lorenzo Locatelli); e del professor Surendra Narne, presente in sala operatoria come consulente per la formazione (avvocato Giorgio Fornasiero). La prima udienza si è aperta davanti al giudice monocratico di Padova, tuttavia il processo entrerà nel vivo dal 24 gennaio quando saranno sentiti i testimoni del pm Renza Cescon. In aula si è costituita parte civile la paziente, assistita dall'avvocato Massimo Dragone di Mestre: reclama un risarcimento di 150 mila euro. Nel gennaio 2009 la donna si accorge della presenza di una massa sul collo di 4,5 centimetri, dolente alla palpazione. Il 15 giugno successivo l'intervento di asportazione, in anestesia, viene effettuato nel Servizio di chirurgia endoscopica delle vie aeree dell'Azienda ospedaliera di Padova. Ma già il giorno successivo compaiono forti dolori alla spalla, poi estesi a tutto il braccio, con parestesie e difficoltà di deambulazione. Sintomi che i chirurghi avrebbero del tutto trascurato: la donna verrà sottoposta a terapie antalgiche, anche a base di oppiacei, all'ospedale di Mestre dove le sarà impiantato un neurostimolatore. A causa dei disturbi lamenta di non aver potuto lavorare per un anno e mezzo. (c.g.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video