Operaio muore folgorato mentre pota le piante

MONASTIER. Ha toccato i fili dell’alta tensione mentre potava alcune piante nella proprietà dell’azienda agricola Spinazzè, a Monastier. È bastato quel contatto di un istante avvenuto con il cesto del carrello elevatore che lo sosteneva, per provocare la morte immediata di Moreno Tottolo, 52enne di San Biagio, operaio conosciutissimo in paese anche per i suoi mille impegni con il volontariato e come tifoso del basket. Tottolo lascia la moglie Ivana e due figli, Maria e Massimo.
La tragedia si è consumata in via Barbaranella attorno alle 15.40 di ieri pomeriggio. È in quei minuti che i pochi residenti della zona sentono le sirene spiegate, prima dell’ambulanza, poi dei vigili del fuoco. Tutti i mezzi sono diretti all’azienda agricola di Luigino Spinazzè. Poco dopo in tutta quell’area verrà staccata la corrente. Alcuni dei residenti si recano proprio ai cancelli dell’azienda agricola per capire cosa sia accaduto. Moreno Tottolo, dipendente della Tomasi Vivai di Cavriè, stava lavorando all’interno dell’azienda agricola di Monastier per potare alcuni rami degli alberi che si trovano dietro all’edificio principale.

Stando ad una prima ricostruzione, il 52enne era sostenuto da un carrello elevatore, e lavorava imbracciando una motosega. A un certo punto è venuto in contatto con i cavi dell’alta tensione ed è stato folgorato dai 20mila volt portati dall’impianto che attraversa la campagna di Monastier. Tottolo è morto sul colpo. Sono stati i lavoratori della stessa azienda agricola Spinazzè a lanciare l’allarme. Sul posto si sono precipitati i paramedici del Suem, due camion dei vigili del fuoco e i carabinieri. Ma appena sono arrivati in via Barbaranella è apparso chiaro che non c’era più nulla da fare. Moreno Tottolo era già deceduto. A quel punto sono iniziate i rilievi necessari per capire cosa fosse accaduto esattamente.
L’Enel, per ragioni di sicurezza, ha interrotto il passaggio della corrente sui cavi dell’alta tensione, lasciando senza elettricità tutta la zona. Il 52enne era un lavoratore esperto, da molti anni si occupava proprio della potatura delle piante ad alto fusto per la Tomasi di Cavriè.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso