Operaio morì in distilleria nei guai il “re della grappa”

La tragedia delle Distillerie Monastier, sede operativa della Nardini di Bassano, che nel settembre 2017 costò la vita a Lorenzo Brisotto, 49 anni, a causa delle esalazioni delle vinacce mentre lavorava all’interno di un silos, ha avuto strascichi giudiziari coinvolgendo il “re delle grappe”, il bassanese Angelo Nardini (difeso dal’avvocato Gianni Morrone). Con lui, imputati nello stesso procedimento con l’accusa di omicidio colposo, ci sono il responsabile della sicurezza Renato Mazzeracca (difeso dall’avvocato Simone Guglielmin) ed il direttore dello stabilimento dove avvenne la tragedia Andrea Manzoli (avvocato Federica Bassetto).
Ieri mattina, l’udienza preliminare a carico dei tre imputati, che doveva concludersi con la decisione del gup Bruno Casciarri se rinviare a giudizio o meno i tre imputati, ha avuto un epilogo inatteso. Il giudice ha infatti accolto un’eccezione tecnica sollevata dall’avvocato Guglielmin sull’omessa notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Per questo motivo le posizioni dei tre imputati sono state di fatto stralciate. Il fascicolo riguardante Mezzaracca torna indietro in procura per la rinotifica dell’avviso di conclusione delle indagini, mentre per Nardini e Manzoli l’udienza preliminare è stata fissata a fine gennaio.
La tragedia avvenne ai primi di settembre di due anni fa. L’operaio morì dopo sei giorni di agonia in un letto dell’ospedale del Ca’ Foncello di Treviso, dove era stato ricoverato in gravi condizio ni a causa delle esalazioni delle vinacce nel silos dove stava lavorando.
L’incidente era avvenuto nella fabbrica di via Pralongo in località Fornaci di Monastier, una succursale della Grappa Nardini. Brisotto si trovava in cima ad un silos completamente colmo di vinacce e molto probabilmente le esalazioni inalate una volta salito in sommità gli erano state fatali. L’operaio non era precipitato alla base della vasca di deposito, alta cinque metri perché era appunto piena di vinacce. Sembrava essere stata una fortuna. Invece, non servì a nulla. Immediatamente soccorso dai colleghi, l’operaio di Monastier era stato poi affidato alle cure del personale del 118 che aveva subito rianimato e successivamente intubato la vittima per poi trasportarla in urgenza all'ospedale dove è rimasto ricoverato in gravi condizioni per alcuni giorni, ma non si è mai più ripreso.
All'interno dell'azienda si erano presentati i carabinieri e i vigili del fuoco, insieme ai tecnici dello Spisal, per controllare le dinamiche di quanto successo. Brisotto, che era uno sportivo e faceva parte del Team Bike Texa, era uno degli operai più esperti alle Distillerie Monastier, dove lavorava da molti anni. All’udienza di ieri erano presenti i familiari, parti offese nel processo. —
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