Olimpias di Ponzano, ultimi giorni per il salvataggio: "Dimenticati da Benetton"

PONZANO. Poco più di un mese per sapere il destino di Olimpias, l'azienda uscita negli anni scorsi dal Gruppo Benetton e per la quale a fine luglio sono previsti 34 esuberi.
Nei giorni scorsi è esplosa la dei 34 lavoratori che a fine luglio resteranno senza lavoro al termine della cassa integrazione. Gli operai, che fino all’ultimo hanno sperato di essere riassunti in altre realtà del gruppo Benetton (ipotesi che con il passare dei giorni si fa sempre più remota), hanno diffuso una lettera per chiedere chiarimenti sull’intera vicenda: «C’è chi ha ancora un mutuo da pagare, chi ha problemi di salute e non ha soldi sufficienti per curarsi, chi ha preso l’impegno di mandare i figli all’Università, chi è solo e deve chiedere l’aiuto ai propri genitori pensionati. In poche parole, ci è stata azzerata la dignità» hanno scritto i 34 in uscita, che non si capacitano di come, in base alla vecchia ripartizione aziendale, «chi è rimasto alle dipendenze della Benetton ha mantenuto dei requisiti per godere di determinati trattamenti e chi invece è stato trasferito in Olimpias li ha persi in un attimo».
La scorsa settimana l'incontro in Regione tra l’assessore al Lavoro Elena Donazzan, rappresentanti dei lavoratori e dei sindacati, manager di Olimpias e Benetton non ha lasciato spazio a molte speranze. Oggi le forze sociali, aspramente criticate da qualcuno dei lavoratori in uscita, non se la sentono di indorare la pillola: «Spiragli? Pochissimi, a quanto pare l’azienda ha già preso una decisione e non ci sono possibilità di rientro» taglia corto Cristina Furlan, Filctem Cgil, «i tentativi sono stati fatti, l’incontro anche, ma niente è riuscito a cambiare la situazione». Il confronto in ogni caso resterà aperto fino all’ultima ora dell’ultimo giorno disponibile.
(a.d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso