Olimpiadi della Biologia in Iran, un ragazzo di Mogliano sul tetto del mondo

Un ragazzo di Mogliano sul tetto del mondo grazie allo studio e alla passione per la scienza: Alessandro Rosa si è aggiudicato a Teheran la medaglia di bronzo alla ventinovesima edizione delle Olimpiadi della Biologia

MOGLIANO. Un moglianese sul tetto del mondo grazie allo studio e alla passione per la scienza: Alessandro Rosa si è aggiudicato a Teheran la medaglia di bronzo alla ventinovesima edizione delle Olimpiadi Internazionali della Biologia. Il giovane studente moglianese, diplomatosi quest’anno al Liceo Berto di Mogliano, con 100, a metà luglio è volato verso Oriente: dopo aver superato la dura selezione dei test scientifici nel proprio istituto, ai campionati regionali e infine arrivando tra i primi quattro in ambito nazionale, ha partecipato, nella capitale della Repubblica Islamica dell’Iran, alle prove teoriche e pratiche della competizione.

I paesi in gara erano 73, i giochi si sono svolti dal 15 al 22 luglio.

Non era la prima volta che lo studente moglianese rappresentava l’Italia in una simile competizione: «Tre anni fa ho partecipato alle gare di Scienze della Terra in Brasile» racconta Alessandro Rosa, vincitore di una medaglia di bronzo in entrambe le competizioni internazionali. «È stata una bellissima esperienza, per le prove c’era un po’ di emozione, si trattava di esercizi pratici e teorici piuttosto impegnativi. Ma oltre alle gare ho avuto l’opportunità di conoscere il paese, le sue tradizioni e di confrontarmi con ragazzi da tutto il mondo».

Sogno nel cassetto? Sogna di diventare il nuovo Piero Angela? «Mi sono iscritto a biologia, il mio desiderio in futuro è di fare il biologo marino».

Quella di Alessandro Rosa per la biologia e la chimica è una passione che nasce fin da bambino e che si è affinata studiando al liceo Berto nel percorso di studi legato alle “scienze applicate”. La delegazione italiana ha ottenuto anche una medaglia d’argento e un’altra di bronzo (rispettivamente Mattia Biavati di Imola e Matilde Callegarin di San Quirino).

Gli studenti hanno affrontato prove pratiche di biochimica e biologia molecolare, anatomia e fisiologia animale, anatomia e fisiologia vegetale, ecologia, evoluzione e comportamento. Tra sanguisughe da sezionare, vetrini con acari da classificare e estratti di piante da riconoscere, alla fine il moglianese ha dimostrato di avere solidissime basi per il suo prossimo futuro universitario.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso